Aubrey Beardsley
Author(s) | Elena Pontiggia | ||
Editor | Abscondita | Place | Milano |
Year | 2018 | Pages | 100 |
Measure | 11x22 (cm) | Illustration | ill. b/n n.t. - b/w ills. |
Binding | bross. ill. a colori con alette - paperback | Conservazione | Nuovo - New |
Language | Italiano - Italian text | Weight | 500 (gr) |
ISBN | 8884167442 | EAN-13 | 9788884167446 |
not available
(Miniature 118).
Scomparso a venticinque anni divorato dalla tisi, Aubrey Beardsley (1872-1898) è stato il maggior disegnatore europeo della fine dell'Ottocento, protagonista della irripetibile stagione inglese animata da Oscar Wilde e dall'estetismo dei dandy, e figura dominante degli anni novanta che vennero chiamati appunto «l'età di Beardsley ». Nel breve corso della sua esistenza, negli otto anni scarsi (1890-1898) della sua ricerca, Beardsley ha superato il preraffaellismo, ha attraversato il simbolismo e il Liberty, ha anticipato certi esiti espressionisti e astratti, ha coniato un singolare neo-rococo, ma tutte queste categorie non bastano a precisare un'arte come la sua che resta, alla fine, indefinibile. La sua pittura è uno scandalo nella società vittoriana, sia per la sua sensualità e la sua capacità di esplorare - in anticipo sul Novecento - i territori del brutto e dell'osceno («Il bello è tanto difficile », dice a Yeats), sia per il distacco radicale dal realismo che lo porta a guardare all'arte giapponese, ai vasi greci, al Quattrocento italiano. Il suo disegno, carico di valenze freudiane ante litteram (perché l'eros, per Beardsley, non è un aspetto della vita ma la vita stessa), giunge a un magistero espressivo capace di affascinare tanta poesia e arte novecentesca, da Pound a Boccioni. (T-CA)
Recommended books...