Caravaggio e l'Europa Il movimento caravaggesco internazionale da Caravaggio a Mattia Preti
Author(s) | Vittorio Sgarbi | ||
Editor | Skira | Place | Milano |
Year | 2010 | Pages | 520 |
Measure | 24x29 (cm) | Illustration | 190 ill. colori, 77 ill. b/n - color and b/w ills |
Binding | bross.ill colori con alette - paperback illustrated | Conservazione | Nuovo - New |
Language | Italiano - Italian Text | Weight | 2700 (gr) |
ISBN | 8876246177 | EAN-13 | 9788876246173 |
not available
(Arte Antica Cataloghi).
Milano, Palazzo Reale 15 ottobre 2005 – 5 febbraio 2006
Vienna , Liechtenstein Museum 5 marzo – 9 luglio 2006
Caravaggio e l’Europa prende in esame quello che può essere considerato un momento cruciale della pittura europea analizzando dettagliatamente, da un lato la portata rivoluzionaria di Caravaggio, dall’altro la folta schiera di artisti che furono influenzati dal suo drammatico genio e dalla nuova maniera caravaggesca che, con fulminea rapidità, in pochi anni si era diffusa in tutta Europa. Ponendo a confronto le opere del grande maestro lombardo con quelle dei suoi epigoni, il volume esplora in modo esaustivo, grazie al lavoro di un prestigioso comitato scientifico presieduto da Vittorio Sgarbi, quella straordinaria rivoluzione artistica, destinata a estendersi all’intera Europa, che arriverà a influenzare anche il genio di Rembrandt in un nuovo rapporto tra luce e spazio, forma e colore.
Frutto di decenni di studi, ricerche, approfondimenti, contributi, documentazioni e nuovi ritrovamenti, Caravaggio e l’Europa intende offrire un panorama completo del movimento caravaggesco che durò circa una quarantina d’anni, dal 1595 al 1635, un arco di tempo che va dall’inizio del soggiorno romano di Caravaggio fino all’arrivo a Roma di Mattia Preti, ultimo importante protagonista del caravaggismo.
Il volume comprende i contributi critici di Vittorio Sgarbi (Caravaggio), Luigi Spezzaferro (Caravaggio in una prospettiva storica: proposte e problemi), Gianni Papi (Ribera a Roma: dopo Caravaggio, una seconda rivoluzione), Cecilia Grilli (Il collezionismo di Pietro Cussida a Roma e una seconda cappella della Pietà di San Pietro in Montorio), Sergio Benedetti (Alcune osservazioni sugli influssi italiani agli inizi della pittura naturalistica in Spagna), Rossella Vodret (Caravaggio e l’Europa), Liesbeth M. Helmus (Il carattere olandese del caravaggismo di Utrecht), Wolfgang Prohaska (Il “problema” di Trophime Bigot), Piero Boccardo e Anna Orlando (L’eco caravaggesca a Genova. La presenza di Caravaggio e dei suoi seguaci e i riflessi sulla pittura genovese), Mariella Utili (Mattia Preti, caravaggesco sui generis), Giorgio Neerman (Dall’immagine al suono).
Segue la sezione dedicata alla mostra con i saggi di Vittorio Sgarbi (Il fuoco di Caravaggio) e Gilberto Algranti (Caravaggio 1951. Ricordo di un Maestro e di una Mostra) e le schede di tutte le opere in mostra suddivise in otto sezioni (Caravaggio. I primi seguaci. La giovinezza di Ribera. Bartolomeo Manfredi, la manfrediana methodus e i pittori francesi. Pittori olandesi e fiamminghi. Il primo naturalismo a Napoli. La seconda generazione. Il primo tempo di Mattia Preti). Chiudono il volume le biografie degli artisti e la bibliografia.
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