Cornici barocche e stampe restaurate dai depositi di Palazzo Pitti
Author(s) | a cura di Marilena Mosco, Edit Revai | ||
Editor | Sillabe | Place | Livorno |
Year | 1998 | Pages | 96 |
Measure | 21x22 (cm) | Illustration | 12 ill. a colori, 96 ill. b/n n.t. - colors and b/w ills |
Binding | bross. ill. a colori - paperback | Conservazione | Nuovo - New |
Language | Italiano - Italian text | Weight | 500 (gr) |
ISBN | 8886392427 | EAN-13 | 9788886392426 |
price | 13.00 € | discount | 5% |
discount price | 12.35 € |
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Firenze, Palazzo Pitti, Andito degli Angiolini, 9 maggio - 2 Agosto 1998.
Cornici barocche e stampe presenta un nucleo di dieci cornici di Palazzo Pitti esemplificative dell'alta qualità dell'intaglio fiorentino nel secolo XVII, quando lavoravano nelle botteghe granducali al servizio di Cosimo III e del Gran Principe Ferdinando intagliatori prestigiosi capaci di rivaleggiare con scultori del tardo barocco. Dagli inventari medicei si ricavano anche i nomi dei migliori di loro, come: Giovanni Magni, Giuseppe Gonnelli o l'olandese Vittorio Crosten che stabilitosi a Firenze eseguì per Cosimo III de' Medici le famose cornici dei fiori e frutti per le opere del pittore Bartolomeo Bimbi. Un'altra cornice in ebano con fiori dipinti su vetro è stata attribuita alla pittrice specializzata nella pittura di fiori, Margherita Caffi, attiva alla corte del Gran Principe Ferdinando nei primi decenni del secolo XVIII, mentre due altre cornici a specchio con maschere femminili sulla cimasa, di finissimo intaglio, e un paracamino intagliato e dorato spettacolare, sono attribuibili alla cerchia di Diacinto Maria Marmi che ideò la famosa alcova del Gran Principe Ferdinando dove lavorò l'architetto e scultore Giovan Battista Foggini. Le altre cornici, tutte intagliate e dorate, presentano motivi decorativi a ghirlande, foglie di lauro, volute, festoni: elementi tipici del repertorio barocco che si impone all'attenzione per l'estro e la fantasia delle creazioni ed invenzioni esornative.
Quanto alle stampe - sempre dalle collezioni di Pitti - viene presentata una selezione degli esemplari più significativi sia per qualità che per tecnica allo scopo di evidenziare la differenza tra le diverse tecniche: acquaforte, bulino, incisione acquerellata, mezzatinta, litografia, cromolitografia. Le stampe dei secoli XVII, XVIII, XIX sono tratte da autori famosi come Rubens, Fragonard, Coypel, Carracci, Correggio, Dolci, Winterhalter con una notevole varietà di soggetti e di stili. In particolare, bisogna sottolineare la bellezza di opere quali l'incisione del Prato della Valle di Francesco Piranesi, le cinque acqueforti del ciclo di Maria dei Medici di Rubens, la mezzatinta della Santa Cecilia da Reynolds ed alcuni ritratti.
Note alle condizioni del volume
Nessuna. (T-CA)
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