Esce in edizione italiana un grande successo di pubblico e di critica in tutto il mondo. Per realizzare questo progetto l'inglese David Hockney - tra i più affermati artisti del Novecento - ha messo da parte colori e pennelli per tentare un approccio all'arte davvero inconsueto, mettendosi alla ricerca dei "segreti" dei grandi maestri: in che modo riuscivano questi a dipingere con tanta accuratezza, con tanta precisione? Come trasferivano sulla tela le esatte proporzioni? Quali tecniche e strumenti avevano a disposizione? 

 

Operando un'accurata ricognizione nell'ambito della pittura classica - da Van Eyck a Leonardo, da Caravaggio a Velázquez, da Vermeer a Ingres - Hockney è giunto a conclusioni tanto sorprendenti quanto sconcertanti. Egli rivela infatti che fin dagli inizi del Cinquecento gli artisti si avvalevano talvolta di lenti e specchi per "ricalcare" e riportare sulla tela forme e proporzioni dei loro capolavori: una tesi che ha suscitato scalpore nei media e alimentato un vivace dibattito in ambito scientifico e artistico. 

 

Con l'aiuto di numerosi esempi di opere del passato, Hockney accompagna il lettore lungo il percorso delle sue scoperte, illustrandone le diverse tappe con l'aiuto di disegni e fotografie. Il saggio di Hockney non si limita a svelare le tecniche perdute dei maestri, ma apre una riflessione anche sul presente e sul futuro, nell'era della manipolazione digitale delle immagini. (T-CA)