La rivoluzione ininterrotta Sviluppi interni e prospettive internazionali della rivoluzione cinese
Author(s) | Enrica Collotti Pischel | ||
Editor | Giulio Einaudi Editore | Place | Torino |
Year | 1962 | Pages | 200 |
Measure | 14x22 (cm) | Illustration | non illustrato - not illustrated |
Binding | bross. ill. - paperback | Conservazione | usato buone condizioni - used good |
Language | Italiano - Italian text | Weight | 500 (gr) |
ISBN | N/D - N/A | EAN-13 | N/D - N/A |
price | 15.40 € | discount | 30% |
discount price | 10.78 € |
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Prima edizione 1962
Questo libro, in cui Enrica Collotti Pischel ha parzialmente utilizzato e rifuso i suoi ultimi studi sulla situazione cinese, è forse la prima indagine approfondita dei molteplici aspetti (interni e internazionali, ideologici e politici) del problema compiuta da uno studioso di orientamento socialista e marxista e nel quadro delle preoccupazioni e delle prospettive del movimento socialista internazionale. Proprio questo atteggiamento le permette di conseguire un'intimità di comprensione e di analisi anche e proprio per ciò che riguarda le difficoltà e le contraddizioni dello sviluppo che si cercherebbe invano nelle opere di osservatori piú esterni e « obbiettivi».
L'autrice si propone di enucleare, al di là delle contingenze occasionali e degli alti e bassi della cronaca, le ragioni profonde e «strutturali» del dissidio o, quanto meno, della divergenza di impostazioni sovietico-cinese che si è andata manifestando negli ultimi tempi. Per ciò essa analizza, da un lato, gli sviluppi della situazione interna cinese dal 1956 ad oggi, con la svolta della formazione delle Comuni e del « grande balzo in avanti», e il recente ritorno, imposto dalle gravi difficoltà derivatene, a una politica piú moderata in campo economico; e, dall'altro, le caratteristiche peculiari del partito comunista cinese e della formazione ideologica e intellettuale dei suoi dirigenti. Essa illustra, cosí, i motivi di ordine sociale, storico e ideologico che portano a una prevalenza di « correnti di sinistra» in seno al partito comunista cinese; traccia un profilo suggestivo della personalità filosofica e intellettuale di Mao e delle varie tendenze interne che operano nel partito; e mette in luce alcune differenze fondamentali che distinguono la vita interna del partito cinese da quella degli altri partiti comunisti passati attraverso l'esperienza staliniana (anzitutto l'impiego intenso e generalizzato del metodo della persuasione e del condizionamento reciproco collettivo). Nel corso di questa indagine risultano corretti, o confutati, alcuni pregiudizi o luoghi comuni, che hanno trovato accoglienza, a volte, anche nell'ambito della cultura di sinistra europea.
Tutte queste premesse di carattere economico, storico e ideologico permettono di meglio intendere la posizione assunta dai cinesi nel dibattito internazionale all'interno del mondo socialista. Si può dire che i cinesi, nel dibattito sulla strategia internazionale del socialismo, insistano sui motivi dell'internazionalismo attivo e dell'appoggio alle rivoluzioni coloniali, che rappresentano oggi il fattore piú potente di dissoluzione del sistema imperialista; come pure sul mantenimento dell'intransigenza ideologica e sulla stretta solidarietà e unità interna del mondo socialista. Essi vengono quindi ad urtarsi con certe tendenze operanti per comprensibili ragioni storiche all'interno dell'Unione Sovietica, sia nel senso dell'empirismo e della distensione ideologica, che in quello del raggiungimento di un certo grado di benessere in una situazione internazionale relativamente stabile (con la diversa impostazione che ne deriva sul piano dei rapporti con l'Occidente e coi paesi sottosviluppati).
Note alle condizioni del volume
Usato buone condizioni, segni di uso e del tempo, bruniture e fioritere alle pagine e alla copertina, nome a penna all'angolo alto della copertina. (T-CA)
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