La scultura di Donatello
Author(s) | Antonio Paolucci, Liberto Perugi, Francesca Petrucci | ||
Editor | Le Lettere | Place | Firenze |
Year | 2003 | Pages | 240 |
Measure | 26x30 (cm) | Illustration | 160 ill. b/n n.t. - b/w ills. |
Binding | cart. edit. con sovracc. ill. colori - Hardcover with dustjacket | Conservazione | Nuovo - New |
Language | Italiano - Italian text | Weight | 2100 (gr) |
ISBN | 8871667360 | EAN-13 | 9788871667362 |
price | 65.00 € | discount | 55% |
discount price | 29.25 € |
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Testo di Francesca Petrucci.
Fotografie di Liberto Perugi.
Non si può pensare alla scultura senza che la figura di Donatello ci appaia subito come riferimento assoluto: Donatello è la scultura. Sempre coerente e pronto al rinnovamento procede, attraverso un processo inventivo e tecnico, a scolpire il marmo, il legno, la pietra, a modellare lo stucco e la creta, a fondere il bronzo, a mettere in opera statue e rilievi, in una carriera tesa e lunghissima. Liberto Perugi, fotografo particolarmente attratto e in sintonia con la scultura donatelliana, ha lavorato per anni sull'opera del grande Maestro riuscendo, con questo volume, a svelarcene la modernità e a sottolineare i dettagli spesso sconcertanti. Le opere sono raggruppate per cronologia, ma anche per affinità tecniche ed espressive, così da presentare i vari registri linguistici dell'artista. Brevi testi introducono i gruppi di immagini, così da dividere il volume in nove capitoli. Nel testo si dà spazio alla spiegazione delle tecniche adottate da Donatello nei diversi momenti della sua attività, spiegandone le innovazioni rispetto alla precedente tradizione gotica. Contemporaneamente si cerca di leggere lo stile adottato da Donatello come espressione di una nuova sensibilità verso l'uomo e la sua sfera emotiva, recuperata attraverso le letture classiche e la personale esperienza. Vengono indicate le date di committenza e di esecuzione delle opere e le eventuali difficoltà di lettura iconografica, ma soprattutto se ne leggono le caratteristiche formali riconducendole all'intero corpus dello stesso artista e confrontandole ad opere di artisti coevi che ne abbiano tratta ispirazione.
Antonio Paolucci si è laureato in Storia dell'arte nel 1964 con Roberto Longhi. Ha ricoperto la carica di soprintendente per i Beni Artistici e Storici del Veneto e poi di Mantova, prima di approdare a Firenze dove ha diretto il Laboratorio di restauro dell'Opificio delle Pietre Dure. Già ministro per i Beni Culturali, attualmente è soprintendente speciale per i Beni Artistici e Storici della Toscana e dell'Umbria. E' autore di numerose pubblicazioni, dedicate in particolare all'arte del Rinascimento.
Francesca Petrucci si è laureata in Lettere con indirizzo artistico presso la Facoltà di Lettere e Filosofia di Firenze. Dal 1985 al 2000 ha insegnato presso l'Istituto d'Arte di Siena; nel 1992 ha ottenuto la docenza di Storia dell'arte, costume e stile. Autrice di numerose pubblicazioni di storia dell'arte, e in particolare argomenti di scultura rinascimentale, attualmente fa parte delle commissioni scientifiche che stanno preparando le grandi mostre su Matteo Civitali e il Rinascimento a Lucca, e Il Quattrocento in Romagna.
Liberto Perugi Recentemente scomparso, ha dedicato la sua attività alle arti figurative, con particolare attenzione alla scultura. Tra i suoi lavori più importanti ricordiamo quelli su Donatello, Michelangelo, i bronzi di Riace, le cere anatomiche della Specola.
Note alle condizioni del volume
Nessuna. (T-CA)
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