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(Cultura Contemporanea).

Traduzione di Gabriele Tamburini.

Nel 1970 Dan Kurzman pubblicava Genesis 1948, un resoconto della prima guerra arabo-israeliana che divenne un successo mondiale e fu definito dalla « Washington Post» il miglior libro apparso sull'argomento.
Nei cinque anni successivi Kurzman si dedicava alla stesura di questo che è il primo studio dettagliato del le vicende che condussero alla liberazione di Roma da parte degli alleati. Consultando migliaia di documenti, alcuni dei quali fino ad oggi inediti, e intervistando centinaia di personaggi (v. le pagine iniziali), Kurzman ricostruisce in tutta la loro complessità quegli eventi drammatici.
Nella primavera del 1944 Roma sembrava condannata a divenire una città morta: Kesselring aveva minacciato di raderla al suolo, Kappler aveva attuato l'eccidio delle Fosse Ardeatine, Hitler progettava il rapimento di Pio XII e ordinava la deportazione di tutti gli ebrei, nazisti e fascisti da una parte e movimenti della resistenza dall'altra si affrontavano in una lotta senza quartiere.
Avrebbe potuto Roma sopravvivere fino all'arrivo degli Alleati, in gara tra di loro per raggiungere per primi l'obiettivo prestigioso della Città Eterna?
E un libro di enorme interesse che consente la ricostruzione di fatti ancora poco noti o addirittura sconosciuti come il ruolo di Pio XII nella deportazione degli ebrei di Roma, l'intento nazista di instaurare prima della loro ritirata una « repubblica comunista », i contrasti tra i comandanti alleati, i mille episodi di coraggio e abnegazione di quanti cercavano di opporsi alla furia degli occupanti.

Note alle condizioni del volume

Usato ottime condizioni, lievi segni del tempo, piccole pieghe ai margini della sovraccoperta. (T-CA)

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