Rubens e Firenze
Author(s) | a cura di Mina Gregori | ||
Editor | La Nuova Italia Editrice | Place | Firenze |
Year | 1983 | Pages | 372 |
Measure | 17x24 (cm) | Illustration | ill. b/n n.t. - b/w ills. |
Binding | bross. ill. - paperback | Conservazione | usato buone condizioni - used good |
Language | Italiano/Inglese - Italian/English text | Weight | 1300 (gr) |
ISBN | 8822100387 | EAN-13 | 9788822100382 |
price | 40.00 € | discount | 50% |
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Saggi di: K. Aschengreen Piacenti, L. Berti, D. Bodart, I.M. Botto, C. Caneva, 1. Chiappini di Sorio, M. Chiarini, A. Frezza, M. Gregori, M. l'Hermite, M. Jaffé, K. Langedijk, R. Marasco, P. Marchi, S. Meloni Trkulja, R.F. Millen, J. Ruysschaert, M.L. Strocchi, J. Thuillier.
Mentre poco è stato scritto in Italia sugli anni che il Rubens vi trascorse e che costituiscono uno dei nodi più importanti del Seicento, questi contributi, dovuti ad alcuni dei maggiori studiosi del Rubens e a specialisti di problemi seicenteschi, ne esaminano eventi e aspetti noti e meno noti che riguardano non solo il soggiorno del pittore, ma la sua fortuna e il suo sequito. Il Rubens era appena entrato al servizio del duca di Mantova quando, il 5 ottobre 1600, fu celebrato nella cattedrale di Santa Maria del Fiore il matrimonio per procura di Maria de' Medici con Enrico IV re di Francia. Il pittore fiammingo partecipò ai festeggiamenti al seguito di Vincenzo Gonzaga. La cronaca di quell'evento, qui rievocato insieme al viaggio che portò Maria in Francia, introduce direttamente al ciclo per il palazzo del Lussemburgo in cui il Rubens rappresentò più tardi la vita della regina italiana e che costituì, per l'allegorismo che ne ampliava straordinariamente i contenuti di cronaca recente e la dimensione storica, un importantissimo punto di riferimento per più di un secolo in Europa. Il fiammingo tornò in Toscana nel maggio del 1603 diretto in Spagna. Il suo interesse per la pittura fiorentina trova conferma nella affinità notata dagli studiosi fra talune ricerche dei suoi anni italiani e quelle dei pittori riformati che, come il Cigoli, egli dovette frequentare non soltanto a Firenze ma, poco più tardi, a Roma. E testimonianze della considerazione che il Rubens e le tendenze da lui avviate ebbero alla corte medicea per tutto il Seicento sono innumerevoli nelle collezioni fiorentine.
Note alle condizioni del volume
Usato ottime condizioni, segni del tempo scoloritura ai margini della copertina. (T-CA)
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