L'arte del XX e XXI secolo è sicuramente caratterizzata da susseguirsi di numerose correnti artistiche in conseguenza ai numerosi fatti storici mondiali, fra cui le due guerre, che si susseguono nel XX secolo. Dal movimento Art Nouveau in Francia, che in Italia si chiamerà
Liberty ed in Austria Secessione, di cui uno dei pricipali artisti sarà Klimt, si va al Fauvismo, sempre in Francia, in cui il colore è protagonista, con artisti quali Matisse, Braque, Marquet, Derain e Dufy, per passare poi attraverso il Cubismo, il cui massimo esponente fu Picasso. Attraverso la sua frantumazione e la ricomposizione della realtà sulla tela in nuovo ordine si arriva all'Espressionismo tedesco di Eduard Munch e a quello austriaco di Egon Schiele, in cui l'arte ha lo scopo di mostrare il mondo intimo dei sentimenti. Intanto in Italia Giorgio de Chirico e Carlo Carrà creano la corrente pittorica della Metafisica, il cui scopo è quello di rappresentare oggetti fuori dal contesto in cui si trovano di solito. Nasce poi in Svizzera il movimento Dada e successivamente il Surrealismo con le opere di Magritte e Tanguy che creano una fusione fra realtà e sogno.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale negli artisti, come nel resto della popolazione, c'è il desiderio di cambiare, di esprimersi in maniera diversa, di mettere in discussione tutto ciò che viene accettato dalla massa, nascono così varie tendenze artistiche come
l'Informale, la
Pop Art,
l'Arte Concettuale, fino ad arrivare ai giorni nostri.