Arte Francescana Tra Montefeltro e Papato 1234-1528
Autore/i | a cura di Alessandro Marchi e Alberto Mazzacchera | ||
Editore | Skira | Luogo | Milano |
Anno | 2007 | Pagine | 224 |
Dimensioni | 21x28 (cm) | Illustrazioni | 89 ill. a colori e 28 b/n |
Legatura | bross. ill. | Conservazione | |
Lingua | Peso | 1300 (gr) | |
ISBN | 8861303501 | EAN-13 | 9788861303508 |
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Cagli, Chiesa di San Francesco e Palazzo Berardi Mochi-Zamperoli, 24 marzo - 1 luglio 2007.
La mostra “Arte francescana tra Montefeltro e Papato, 1234-1528”, curata con l’abituale competenza da Lorenza Mochi Onori, è una grande occasione – alla quale non poteva mancare il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro – di valorizzazione delle cospicue ricchezze artistiche del nostro territorio.
Ricchezze talvolta da scoprire in senso restitutivo – il movente quasi emblematico della mostra di Cagli, come è noto, è stato il rinvenimento di un ciclo di affreschi nel catino absidale della chiesa di San Francesco e il loro restauro filologico –; altre volte si tratta di beni magari catalogati da tempo ma ancora poco consueti al grande pubblico il quale, pur aggirandosi oggi per le città d’arte con una frequenza ignota ad altri decenni, non sempre ha le competenze, la possibilità e – diciamolo pure – la pazienza di seguire itinerari appartati e percorsi più periferici, che invece in Italia sono frequenti quanto ricchi di sorprese. L’esposizione di Cagli sull’arte francescana riunisce questi due aspetti: la sorpresa e lo splendore di un ritrovamento, l’affiorare di una ricchezza artistica che motiva e giustifica pienamente un viaggio anche da lontano.
La Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro esprime, pertanto, vivo apprezzamento al sindaco Domenico Papi, che con lungimiranza ha favorito l’iniziativa; al vicesindaco Alberto Mazzacchera, che della mostra è stato l’ideatore perspicace; ad Arthemisia, che ne ha curato la produzione e l’organizzazione.
La Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro conferma così una lunga consuetudine di vicinanza alla città di Cagli, scandita anche da alcune presenze sul versante dell’assistenza e dell’istruzione, ma soprattutto da alcuni interventi per la valorizzazione di opere di Gaetano Lapis, i notissimi quadri della Gerusalemme liberata, attualmente esposti alla Galleria Nazionale di Urbino ma che presto torneranno a Cagli, loro sede originaria. (T-CA)
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