Attacco alla Russia Da Gengis Khan a Hitler
Autore/i | Mario Francini | ||
Editore | Vallecchi Editore | Luogo | Firenze |
Anno | 1965 | Pagine | 188 |
Dimensioni | 22x29 (cm) | Illustrazioni | 209 ill. a colori e b/n n.t. - colors and b/w ills |
Legatura | cart. edit. con sovracc. ill. colori - Hardcover with dustjacket | Conservazione | Usato ottime condizioni - used very good |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 1600 (gr) |
ISBN | N/D - N/A | EAN-13 | N/D - N/A |
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(Avventure nella storia a cura di Piero Pieroni).
Secondo Napoleone, la sua battaglia più disperata e difficile fu combattuta alle porte di Mosca; lo stesso avrebbe potuto dire Hitler quando vide la travolgente avanzata delle sue « Panzerdivisionen» arrestarsi alla periferia della « città santa » e di fronte alle barricate erette dai russi nel cuore di Stalingrado. Non solo: per entrambi, l'invasione della Russia segnò il culmine della potenza e l'inizio della rovina. Il destino dell'Europa napoleonica venne giocato tra le fiamme dell'incendio di Mosca; la libertà dei popoli europei dal giogo nazista vinse la battaglia decisiva sui mucchi di macerie che erano state un tempo le case e le fabbriche di Stalingrado. Anche per altri condottieri, i selvaggi capi mongoli dell'Orda d'Oro, il prode Carlo XII di Svezia, l'attacco alla Russia, l'invasione della steppa, la conquista delle città russe segnarono il tramonto della potenza militare e politica. Assalita, dunque, molte volte nel corso della sua storia, da nemici potenti e agguerriti, la Russia non fu mai vinta e dominata, ma respinse sempre gli invasori oltre le sue frontiere e fu causa della loro ultima distruzione. Si sente spesso dire che le ragioni dell'invincibilità russa sono la vastità del territorio, che inghiotte gli invasori, e i terribili inverni che li distruggono: così le bufere della steppa avrebbero ugualmente fermato i cavalieri mongoli, la Guardia di Napoleone, i carri armati di Hitler. La verità è che prima di essere coperti dal lenzuolo funebre della neve. gli invasori erano stati sconfitti dal popolo russo, la cui vera, grande forza sta nel suo attaccamento alla terra, nel suo amore per l'indipendenza, quale che sia il governo o il regime al potere in quel momento. Questo libro, con la consueta serietà di indagine storica caratteristica ormai della collana di cui fa parte, e con il massimo rispetto della verità oggettiva, intende appunto narrare la storia di alcune, le principali, di queste invasioni, e soprattutto l'eroica epopea del popolo russo impegnato ogni volta a difendere la propria libertà fino all'ultimo sangue.
Le illustrazioni sono tutte originali delle varie epoche, e in alcuni casi vengono pubblicate qui per la prima volta; tutti i capitoli relativi alla seconda querra mondiale sono illustrati con foto di fonte tedesca o russa, spesso molto rare o comunque comparse solo una volta su giornali e riviste di quegli anni ormai lontani.
Indice
Est ed Ovest guardano alle città dalle teste dorate
Il grande sogno dell'Imperatore Napoleone
L'orrore di Smolènsk
La giornata di Borodinò: gloria e morte per tutti
Mosca: la città santa nelle mani dell'Anticristo
La Russia annienta la Grande Armata
Hitler scatena l'operazione Barbarossa
La corsa si ferma a Leningrado e a Mosca
Non c'è altro territorio al di là del Volga
La più grande fuga della storia del mondo
Note alle condizioni del volume
Usato ottime condizioni, segni di uso e del tempo, strappetti alla sovraccoperta. (T-CA)
SC60%
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