Bizzarrie di pietre dipinte dalle collezioni dei Medici
Autore/i | Marco Chiarini, Cristina Acidini | ||
Editore | Silvana Editoriale | Luogo | Milano |
Anno | 2000 | Pagine | 112 |
Dimensioni | 24x29 (cm) | Illustrazioni | 54 ill. a colori, 13 ill. b/n n.t. - colors and b/w ills |
Legatura | bross. ill. a colori con alette - paperback | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 700 (gr) |
ISBN | 8882152898 | EAN-13 | 9788882152895 |
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Firenze, Galleria dell'Accademia e Museo dell'Opificio delle Pietre Dure, 2 dicembre 2000 - 19 febbraio 2001.
La raccolta di pietre dure rappresentò per molto tempo il fiore all’occhiello delle collezioni medicee anche perchè Firenze divenne, in questo sostituendosi a Roma, centro di uno dei più raffinati opifici di pietre dure. Al collezionismo della famiglia Medici si univa così in loco una scuola che non ebbe solo diramazioni a livello europeo ma fondò altresì un vero e proprio stile che rimase, almeno per due secoli dal Cinquecento al Settecento, insuperato.
Manifattura affascinante, quella delle pietre dure, per la stessa natura del supporto che obbligava l’artista ad adattarvisi e per quell’illusione di eternità dell’opera d’arte che ha sempre accompagnato lo sviluppo della pittura su pietra. Una particolare forma d’arte rimasta sconosciuta al grande pubblico ma non ai collezionisti del passato le cui Wunderkammern ne custodivano preziosi esemplari. (T-CA)
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