Botticelli nel suo Tempo
Autore/i | Cristina Acidini Luchinat | ||
Editore | Electa | Luogo | Milano |
Anno | 2009 | Pagine | 280 |
Dimensioni | 27x31 (cm) | Illustrazioni | ill. a colori e b/n n.t. - colour and b/w ills |
Legatura | cart. edit. con sovracc. ill. colori - hardcover with dustjacket | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano - Italian Text | Peso | 2600 (gr) |
ISBN | 8837071086 | EAN-13 | 9788837071080 |
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(Arte Grandi Monografie).
Schede di William Dello Russo e Federico Poletti.
Il volume anticipa il cinquecentenario della morte di Sandro Botticelli (Firenze, 1445-1510), che verrà celebrato nel 2010 con diversi eventi espositivi.
L'autrice - sovrintendente dei musei di Firenze e in particolare della galleria degli Uffizi, la più importante raccolta di opere di Botticelli al mondo - racconta nel saggio introduttivo il contesto storico, culturale e artistico della Firenze di Lorenzo il Magnifico.
Nell'opera, circa 75 opere del maestro fiorentino, provenienti dai musei italiani e del mondo. Ogni dipinto è corredato da una scheda esplicativa.
Ad impreziosire il volume sono i numerosi e spettacolari dettagli fotografici, che evidenziano le qualità pittoriche - in particolare i volti, i gesti, le vesti - di uno dei pittori più amati del mondo.
Sandro Botticelli (1445-1510) è l'artista che più d'ogni altro esprime l'idea della Firenze rinascimentale con i suoi inquieti splendori, i suoi ideali morali, culturali ed estetici. Per molto tempo ne è stata tramandata l'immagine romantica di un artista un po' isolato. Non fu così: a capo di una fiorente bottega, Botticelli fu permeato della cultura del suo tempo come illustra l'introduzione di Cristina Acidini, soprintendente dei musei fiorentini e in particolare della Galleria degli Uffizi, la più importante collezione al mondo di opere botticelliane. La drammatica congiura nel 1478 e la successiva "Guerra dei Pazzi" fanno da sfondo all'ascesa del giovane Sandro, che entra precocemente nelle grazie della potente famiglia Medici. La pace raggiunta fra Lorenzo il Magnifico e il papa Sisto IV agevola poi la grande committenza della cappella Sistina, dove Sandro, insieme ai massimi frescanti del suo tempo, viene chiamato a dipingere nel 1481-1482 le storie dell'Antico e Nuovo Testamento. Il capitolo sul quale Cristina Acidini più si sofferma, riproponendone una lettura del tutto nuova, è quello delle "favole mitologiche" degli anni 1480: "La Primavera", "Pallade col centauro" e "Nascita di Venere", che l'autrice interpreta nel senso dell'orgoglio civico, della gloria dinastica e dell'affermazione personale, in un serrato dialogo tra tradizione filosofica antica, fede cristiana e ricerca della bellezza. (T-CA)
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