Cina alla Corte degli Imperatori Capolavori mai visti dalla tradizione Han all'eleganza Tang (25-907)
Autore/i | a cura di Sabrina Rastelli | ||
Editore | Skira | Luogo | Milano |
Anno | 2007 | Pagine | 320 |
Dimensioni | 24x29 (cm) | Illustrazioni | 249 ill. a colori e 161 b/n - colors and b/w ills |
Legatura | cart. edit. sovracc. ill. - hardcover with dust jacket | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 2300 (gr) |
ISBN | 8861306195 | EAN-13 | 9788861306196 |
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Firenze, Palazzo Strozzi, 7 marzo - 8 giugno 2008.
Durante il vasto periodo compreso fra la dinastia Han Orientale (25-220) e quella Tang (618-907) la civiltà cinese subì radicali trasformazioni. La dinastia Tang fu testimone di una grande rinascita delle arti e della letteratura ed è perciò tradizionalmente definita l’“età d’oro” della storia cinese, soprattutto in contrasto con il periodo precedente, caratterizzato da frazionamento politico e invasioni straniere, ma oggi sappiamo anche da un intenso fermento intellettuale. L’aggettivo che meglio descrive l’impero Tang è cosmopolita: la Cina importava ogni genere di merci esotiche attraverso la Via della Seta e le rotte marittime, e con esse affluivano genti di razze e religioni diverse, le cui usanze e tradizioni furono assimilate dalla società cinese divenendone parte integrante e indissolubile.
Tale processo di assimilazione era tuttavia iniziato alcuni secoli prima con la caduta dell’impero Han, il fallimento delle teorie confuciane, l’invasione di eserciti stranieri e l’introduzione di una nuova religione: il buddhismo. Alla Cina Tang va il grande merito di aver sintetizzato mirabilmente gli elementi stranieri e quelli indigeni sviluppatisi nei secoli precedenti, creando una nuova, unica e straordinaria civiltà, resa possibile dalla tolleranza. Il catalogo della mostra si articola in tre sezioni principali: saggi, immagini a tutta pagina per ciascun opera e schede. La sezione iconografica e le schede esplicative che la seguono sono suddivise in quattro parti: la prima dedicata all’arte Han Orientale e al suo retaggio nel periodo immediatamente successivo; la seconda incentrata sullo sviluppo della scultura buddista e la tolleranza religiosa; la terza illustra la presenza straniera ed il gusto per l’esotico, mentre la quarta racconta l’opulenza della corte.
Note alle condizioni del volume
Nessuna (T-CA)
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