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Città storiche dell'Italia centrale

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Autore/i	Cesare Baldoni, Giovanna Chiuini, Pierfrancesco Listri
Editore	Arnoldo Mondadori Editore	Luogo	Milano
Anno	1985	Pagine	222
Dimensioni	25x35 (cm)	Illustrazioni	310 ill. colori n.t. - colors ills
Legatura	cart. edit. con sovracc. ill. colori - Hardcover with dustjacket	Conservazione	usato come nuovo - used like new
Lingua	Italiano - Italian text	Peso	1300 (gr)
ISBN	8804259450	EAN-13	9788804259459
Prezzo	41.32 €	Sconto	65%
Prezzo scontato	14.46 €

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(Illustrati Arte e Costume).

Prefazione di Geno Pampaloni.

Fotografie di Toni Nicolini.

Tra il Valdarno e il basso corso del Tevere, dalle rive del Tirreno a quelle dell'Adriatico, la regione, innervata dalla catena appenninica, è di montagne poco abitate, colline amene, brevi pianure, molti corsi d'acqua. Il paesaggio è vario, a tratti struggente; le pietre trasudano storia e cultura.
Il numero di città, borghi murati, microcosmi urbani, che conservano intatti l'ambiente e l'atmosfera "storica" vi è, come si sa, altissimo. Vi sono ovunque sostrati antichissimi - italici, etruschi, romani, paleocristiani, altomedievali ma l'epoca che piú caratterizza i luoghi è quella del medioevo comunale. Allora si creò il tessuto in cui si operarono poi gli inserimenti rinascimentali di signori e principi. I risultati sembrano oggi avere il segno di un miracoloso prodigio, ma invero tutto fu guidato dalla consapevolezza. Come annota Geno Pampaloni nelle pagine di introduzione «in uno statuto senese del 1313 si afferma il dovere, per chi governa, di provvedere a rendere bella la città, per "diletto e gaudio de li cittadini e de li forestieri" Il dovere della bellezza è una componente essenziale dell'ispirazione che ha regolato lo sviluppo di quelle città».
In termini generali, tutta questa parte d'Italia sentí via via, sempre piú, le influenze di Firenze e di Roma, che alla fine la domineranno con le due entità politiche del granducato di Toscana e dello Stato della Chiesa, ma ovunque «la diversità delle storie locali fa spazio alle autonomie espressive, a inconfondibili identità». Le rissose, intricate contese furono «incentivo provvidenziale a una diversificazione accanita, a una multiforme e orgogliosa espressività» sí che «Ognuna di queste città rivela la propria anima, si riconosce in un preciso movimento di stile, in un modo tutto suo di offrirsi al cielo, alla luce, alla storia che si è insediata nelle sue strade».
È quanto, in questo libro, l'obiettivo fotografico di Toni Nicolini e il commento dei testi hanno cercato di cogliere. Ne esce la ricognizione, forse sorprendente, di un nostro invalutabile patrimonio, che vuole stimolare, e aiutare, alla visita - attenta a coglierne i piú riposti valori e anche fare consci dell'obbligo civile della conservazione.