Coluccio Salutati e Firenze Ideologia e formazione dello Stato
Autore/i | a cura di Roberto Cardini, Paolo Viti | ||
Editore | Mauro Pagliai | Luogo | Firenze |
Anno | 2008 | Pagine | 384 |
Dimensioni | 24x31 (cm) | Illustrazioni | 208 tavv. b/n e colori n.t. - colors and b/w ills |
Legatura | bross.ill colori con alette - paperback illustrated | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano - Italian Text | Peso | 2800 (gr) |
ISBN | 8856400499 | EAN-13 | 9788856400496 |
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Catalogo dell’omonima mostra allestita presso l’Archivio di Stato di Firenze dal 9 dicembre 2008 al 14 marzo 2009.
Realizzato dal Centro di Studi sul Classicismo in onore di Coluccio Salutati nel VI centenario della sua morte, il libro non vuole solo celebrare il ruolo fondamentale che egli ebbe nella stagione culturale dell’Umanesimo civile, ma soprattutto riscoprire la dimensione politica di una vita e una produzione letteraria dedicate con forte presenza ideologica e operativa a Firenze. La restituzione di un Salutati a tutto tondo, pur rimanendo centrale il tema che dà il titolo alla pubblicazione, è merito di eccellenti studiosi e curatori, i quali hanno selezionato con competenza critica il cospicuo e prezioso materiale documentario conservato presso l’Archivio di Stato di Firenze che illumina da diverse prospettive il profilo di un intellettuale e uomo del suo tempo e, al contempo, apre nuove prospettive di indagine sulla cancelleria e sulla struttura delle istituzioni politiche fiorentine, sulla tipologia di lettere e trattati nella Firenze tra la fine del Trecento e l’inizio del Quattrocento. Gli interessanti contributi scavano a fondo una personalità eclettica, ingegnosamente protesa verso una nuova mentalità, fino a divenire antesignano della montante avanguardia umanistica, fino a sostenere l’alto significato civile e culturale della ricerca filologica e umanistica, la promozione della lingua e della letteratura greca, il recupero e lo studio dei classici.
È però fondamentale ricordare che la divulgazione della nuova cultura umanistica e la coltivazione di importanti rapporti con i più autorevoli esponenti della cultura europea fu possibile grazie alla lunga permanenza del Salutati ai vertici degli uffici della Repubblica, dove incarnò la figura del Cancelliere fiorentino per eccellenza e levò la sua parola con più strenua vis polemica di ogni altra arma per salvare dalle mire dispotiche la città di Firenze, inespugnabile fortezza della libertas Italiae, per difendere con intima convinzione il dono divino della libertà, la vita attiva, la democraticità, il senso dello stato e l’impegno civile. (T-CA)
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