Dalì un artista un genio
Autore/i | a cura di Montse Aguer, Lea Mattarella | ||
Editore | Skira | Luogo | Milano |
Anno | 2012 | Pagine | 264 |
Dimensioni | 24x29 (cm) | Illustrazioni | 287 ill. a colori n.t. - colors ills |
Legatura | cart. edit. sovracc. ill. - hardcover with dust jacket | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano - Italian Text | Peso | 2200 (gr) |
ISBN | 8857214249 | EAN-13 | 9788857214245 |
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Roma, Complesso del Vittoriano, 10 marzo - 1 luglio 2012.
Il catalogo della grande mostra al Vittoriano dedicata al poliedrico artista spagnolo Salvador Dalí.
Attraverso oli, disegni, documenti, fotografie, filmati, lettere, oggetti, il volume - che accompagna la mostra organizzata in collaborazione con la Fondazione Gala-Salvador Dalí - vuole tessere il filo tra l'artista e il genio per restituire a tutto tondo il Salvador Dalí che ha saputo creare dalle sue eccentricità caratteriali e biografiche un universo affascinante e suggestivo di immagini plastiche e letterarie davvero uniche. Viene presentato l'artista la cui pittura visionaria di sogni, incubi e ossessioni, è stata sempre alla ricerca di quel "meraviglioso" che André Breton, il teorico del Surrealismo, considerava il fine dell'arte, ma anche il genio con le sue invenzioni e l'uomo con le sue bizzarrie.
Dopo la sezione introduttiva che porta il lettore alla scoperta del Dalí artista e uomo, nella prima sezione viene analizzata l'attenzione di Dalí verso la pittura e la scultura del passato, un interesse che si configura come un dialogo serrato con i grandi maestri del Rinascimento italiano. Nella seconda sezione viene presentato un gruppo di capolavori che raccontano il mondo onirico, inquietante e denso di suggestioni dell'artista spagnolo; la perfetta tecnica pittorica e lo spietato realismo di Dalí inquadrano un mondo immaginario, oggi diventato patrimonio universale dello sguardo, eppure emerso dalla profondità di un inconscio che ha saputo fare del delirio e della propria paranoia un'indicibile forza. Nella terza sezione, prendendo spunto dall'inedito contributo scientifico realizzato in occasione della mostra sulla cronologia delle relazioni tra l'artista spagnolo e l'Italia, la monografia racconta per la prima volta il rapporto tra Dalí e il nostro paese, sottolineando quanto l'arte italiana sia stata fondamentale per la sua opera. Un rapporto strettissimo, eppure quasi del tutto sconosciuto, fino ad oggi inesplorato. Questo nesso rivive attraverso le rievocazioni dei suoi viaggi: tra Roma, Venezia e anche Bomarzo, dove visita quei giardini popolati da mostri che sembrano venir fuori dalle rocce animate dei suoi dipinti. Viene inoltre indagato non solo lo scambio fecondo con gli artisti del passato e suoi contemporanei (dall'ossessione per Raffaello e più tardi per Michelangelo fino alle suggestioni del mondo di Valori Plastici e di de Chirico), ma anche quello con registi, attori, industriali come Luchino Visconti, Anna Magnani, Alberto Alessi.
Montse Aguer è direttrice del Centro per gli studi daliniani alla Fundació Gala-Salvador Dalí. Lea Mattarella è docente di Storia dell'arte contemporanea all'Accademia di Belle Arti di Napoli. (T-CA)
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