Il Gran Teatro del Mondo L'Anima e il Volto del Settecento
Autore/i | a cura di Flavio Caroli | ||
Editore | Skira | Luogo | Milano |
Anno | 2003 | Pagine | 658 |
Dimensioni | 24x29 (cm) | Illustrazioni | 220 ill. colori e 63 ill. b/nn.t. |
Legatura | bross. ill. a colori con alette - paperback | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 3800 (gr) |
ISBN | 888491700X | EAN-13 | 9788884917003 |
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(Arte Antica Cataloghi).
Milano, Palazzo Reale, 13 novembre 2003 - 12 aprile 2004.
Ideata e curata da Flavio Caroli, una spettacolare mostra sul Settecento un periodo storico fondamentale per le trasformazioni e le conoscenze acquisite in tutti i campi del sapere umano e quindi cruciale nel passaggio all'età contemporanea indagato per la prima volta a tutto tondo nelle arti, nella musica, nel teatro, nella letteratura.
Alle soglie del mondo moderno e contemporaneo, il Settecento è il secolo nel quale, in tutte le arti, nasce il ‘personaggio', definito da una complessità psicologica e narrativa che scavalca la macchietta della Commedia dell'arte, e l'eroe emblematico della tragedia ‘classica' seicentesca. Ciò accade in letteratura, che vede la nascita del romanzo, con Fielding, Defoe, Swift. Ciò accade nel teatro, con John Gay e Carlo Goldoni. Ciò accade anche in pittura, dove la scena di un mondo ormai prossimo all'epoca dei lumi diventa il primo referente immaginario di artisti come Hogarth, Watteau, Galgario, Ceruti, Crespi, Longhi. Dalla sofisticata commedia mondana degli artisti francesi, alla satira degli inglesi, alla vena cronistica dei tedeschi, al confronto con una povertà che assurge a nuova dignità espressiva degli italiani, la pittura si fa narrazione di un mondo aperto a tutte le sollecitazioni della vita sociale.
Il Gran Teatro del Mondo intende esplorare, con apertura europea, i territori di una pittura-racconto che matura la lucidità e il disincanto di un'Europa in marcia verso i grandi traumi politici, sociali, filosofici che creeranno il mondo a noi contemporaneo. La mostra presenta circa 300 opere tra dipinti, sculture, disegni, acquarelli, acqueforti, incisioni, stampe e libri, provenienti dai maggiori musei italiani e stranieri: dal magnifico Ritratto di Antonio Riccobono di Giambattista Tiepolo alla povertà stracciata e miserabile dei dipinti di Ceruti, dalle magnifiche raffigurazioni di Roma e Napoli di Gaspar Van Wittel alle gustose scene di vita veneziana di Pietro Longhi (cantore per eccellenza della Venezia settecentesca), dai suggestivi interni a luce artificiale di Wright of Derby alle vedute del Canaletto, padrone assoluto dello spazio e dotato di un'ampiezza di visione così totale da essere considerato precursore della odierna scienza ottica.
Il volume è suddiviso in tre sezioni principali: Personaggi in ordine di apparizione presenta gli attori del grande scontro sociale dell'epoca (suddivisi in Ricchi, rappresentati secondo le norme della grande e raffinata ritrattistica internazionale e Poveri, umili protagonisti che acquisiscono, per la prima volta, piena dignità espressiva); Prima della Rivoluzione. Il romanzo della Pittura entra nel vivo della narrazione settecentesca offrendo, in quattro capitoli, un'inquadratura del paesaggio e dell'ambiente, del mondo ricco, libertino, aristocratico dei palazzi settecenteschi, degli studi di fisiognomica e del mondo umile e sofferto dei più poveri, che sta diventando il protagonista non solo della pittura, ma anche della letteratura e della musica settecentesche; Comincia la grande turbolenza... è costituita da una sola opera, Gertude, Amleto e il fantasma del padre di Amleto di Heinrich Fussli, datata 1793. L'anno, a Parigi, è quello del Terrore. E Fussli è il pittore del Teatro e del Terrore. Terrore di Amleto che vede il fantasma del padre. Terrore di un uomo che sa di non avere più certezze e sicurezze. I due terremoti di quarant'anni prima, L'Enciclopedia prerivoluzionaria e i messaggi preromantici del Sublime di Burke hanno generato quel maremoto che si abbatte sulla civiltà europea, spazzando via il Secolo dei lumi e aprendo la strada alla storia contemporanea. (T-CA)
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