Il giro di boa
Autore/i | Andrea Camilleri | ||
Editore | Sellerio Editore | Luogo | Palermo |
Anno | 2003 | Pagine | 288 |
Dimensioni | 12x17 (cm) | Illustrazioni | non illustrato - not illustrated |
Legatura | bross. ill. a colori - paperback | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 500 (gr) |
ISBN | 8838918600 | EAN-13 | 9788838918605 |
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(La memoria 570). La Memoria Sellerio
Seconda edizione 2003
L’ultima inchiesta di Montalbano rischia di essere l’ultima davvero. Un giro di boa simboleggia quel cambio di prospettiva che permette di trovare il bandolo di un traffico nefando, ma anche l'amara rivolta della realtà contro illusioni e ideali.
L'inchiesta più dura del commissario Montalbano comincia con un cadavere pescato per caso in alto mare, un corpo con i polsi e le caviglie profondamente incisi e mezzo decomposto. L'incrocia Montalbano mentre nuota al limite dello stordimento per lavarsi di dosso una notte di cattivi pensieri e malumori. I fatti politici, certi eventi di repressione poliziesca, l'atteggiamento verso gli immigrati: tutto cospira a farlo sentire un isolato, forse superato dai tempi, e il cadavere anonimo, destinato com'è a restare senza pace di giustizia, archiviato da banale caso di clandestino annegato, gli sembra armonizzarsi macabramente col suo senso di solitudine. Per il commissario è una sfida, che lo scuote dal proposito di dimettersi, e lo spinge per la rischiosa strada di un'inchiesta doppia, su delitti apparentemente indipendenti e accomunati solo dall'infame ferocia che lasciano immaginare. Due casi da «convergenze parallele», li definirà: due linee che pur destinate a ritrovarsi in un punto, si rifiutano di farlo: qualcosa, di enigmatico, di inquietante, di resistente, impedisce agli indizi di sistemarsi nel puzzle, lasciando i due casi, appunto, paralleli. La verità che aspetta, alla fine, il commissario, sarà di quelle di inaccettabile orrore, che cambiano per sempre una persona. Anche uno come il commissario Montalbano. Più che scrivere storie, Camilleri inventa personaggi e poi li fa recitare fra le quinte di un teatro di cui è lui il regista. E noi assistiamo alla commedia, divertiti, fino a che il crescendo di drammaticità non diventa incalzante e la nostra immaginazione, appena prima distratta dalla commedia, si trova di colpo a dipendere dalla geometria del meccanismo poliziesco, del thriller: perché ci sciolga dalla prigione di tensione che le è cresciuto intorno.
Note alle condizioni del volume
Nessuna. (T-CA)
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