Il Rigettario Fatti, misfatti e menù disegnati al pennarello[Autografato da Ugo Tognazzi]
Autore/i | Ugo Tognazzi | ||
Editore | Fabbri Editori | Luogo | Milano |
Anno | 1978 | Pagine | 160 |
Dimensioni | 22x28 (cm) | Illustrazioni | ill. a colori e b/n n.t. - colors and b/w ills |
Legatura | tela ed. sovracc. ill. colori - hardcover with dustjacket | Conservazione | Usato ottime condizioni - used very good |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 1100 (gr) |
ISBN | N/D - N/A | EAN-13 | N/D - N/A |
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Prima edizione 1978.
Rigettario e non ricettario. Non è il manuale del perfetto voltastomaco, ma l'applicazione rigorosa della mia filosofia del rigetto.
Cioè del rifiuto di tutto quanto, in gastronomia e nell'arte culinaria (ma non solo), è convenzionale, prestabilito, deciso (da chi, poi?) una volta per tutte.
Troverete menù pantagruelici, trimalcionici, francescani, campagnoli. Menù squinternati, tre minestre e quattro secondi, il pesce dopo la carne, antipasti di tale "portata" da bloccare ogni altra possibilità mangereccia.
Piatti regionali insieme a piatti esotici, tanta verdura e poca carne; tanta carne e poco contorno.
Piatti delicati e raffinati, da haute cuisine, che finiscono col castagnaccio.
Abbinamento con vini (a parte l'egemonia del mio vino della Tognazza) che farà urlare il Veronelli e quelli come lui.
Urlino pure. Rigetto anche loro.
Come rigetto i dietologhi e le loro diete malsane.
Come i miei ospiti rigettano anche me e i miei menù e fanno bene. Scrivo i menù apposta, perché scelgano quel che vogliono mangiare e bere
Sono tutti adulti e responsabili. Non dicano poi che hanno mangiato pesante, perché era tutto scritto prima, in bella vista come un salmone.
Se mi rigettano il menù non muovo ciglio. Rigetto il pregiudizio che il padrone di casa si offende se non si mangia.
UGO TOGNAZZI
Ugo Tognazzi racconta fatti, aneddoti, fantasie legati ai menù che ha allestito per sé, per gli amici, per le occasioni più disparate.
Il libro segue la successione di questi menù: dal pranzo rustico e tutta verdura dedicato al primo raccolto della tenuta di Velletri, quelli fatti per ricordare film come" "Cattivi Pensieri", "Casotto", "Primo Amore" ad altri squisitamente domestici per i compleanni dei figli o per le feste comandate.
Menù speciali, come quello tutto cinese o quello tutto maiale, la maialata appunto; menù legati a fatti più sognati che reali, come quello della visita di un papa (sogno o realtà?) o relativi a episodi "realissimi" come l'incontro con l'Avvocato...
Menù nati da fortunati errori o da sfacciate fortune.
E, dentro ai menù, il Tognazzi privato e, soprattutto, la sua sincera e profonda passione per la cucina e per il rito del mangiare insieme.
Filo conduttore, i suoi menù, disegnati da lui stesso e testimoni di un hobby che nel giro di ormai lunghi anni ha fatto di Ugo Tognazzi qualcosa di più di un estroso dilettante della cucina.
Come le "Credenziali" in apertura del libro stanno a dimostrare.
Note alle condizioni del volume
Usato ottime condizioni, lievi segni di uso e strappetti minori alla sovraccoperta, Firma autografa di Ugo Tognazzi all'anteporta. (T-CA)
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