L'Io, la fame, l'aggressività L'opera di uno psicoanalista eretico che vide in anticipo i limiti fondamentali dell'opera di Freud
Autore/i | Frederick Perls | ||
Editore | FrancoAngeli | Luogo | Milano |
Anno | 2012 | Pagine | 290 |
Dimensioni | 14X20 (cm) | Illustrazioni | non illustrato |
Legatura | brossura | Conservazione | |
Lingua | Peso | 1000 (gr) | |
ISBN | 8856846713 | EAN-13 | 9788856846713 |
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(Psicoterapia della Gestalt).
Contributi di: Giovanni Salonia, Margherita Spagnuolo Lobb.
Scritto nel 1942, questo volume presenta una delle più acute revisioni della psicoanalisi. Le intuizioni fondamentali in esso contenute resero necessaria per i fondatori della psicoterapia della Gestalt l'elaborazione di un nuovo modello psicoterapeutico. Frederick Perls, uno psicoanalista tedesco emigrato per motivi razziali in Sud Africa, intuì brillantemente i limiti più significativi della psicoanalisi che si andarono evidenziando durante la seconda guerra mondiale sotto la spinta dei nuovi paradigmi culturali. Pubblicò allora questo libro, dedicandolo alla moglie come ringraziamento per il contributo da lei fornito per la stesura di due capitoli. Come sintetizzato dal titolo, l'opera sottolinea
Scritto nel 1942, questo volume presenta una delle più acute revisioni della psicoanalisi. Le intuizioni fondamentali in esso contenute resero necessaria per i fondatori della psicoterapia della Gestalt l'elaborazione di un nuovo modello psicoterapeutico. Frederick Perls, uno psicoanalista tedesco emigrato per motivi razziali in Sud Africa, intuì brillantemente i limiti più significativi della psicoanalisi che si andarono evidenziando durante la seconda guerra mondiale sotto la spinta dei nuovi paradigmi culturali. Pubblicò allora questo libro, dedicandolo alla moglie come ringraziamento per il contributo da lei fornito per la stesura di due capitoli. Come sintetizzato dal titolo, l'opera sottolinea
- il ruolo dell'lo nella definizione e nella cura delle patologie,
- il significato paradigmatico dell'impulso della fame nelle relazioni dell'organismo con il suo ambiente
- e la funzione dell'aggressività intesa come volontà di affermazione e di differenziazione.
II libro venne poi ripubblicato nel 1949 negli Stati Uniti, dove nel frattempo i coniugi Perls si erano trasferiti. La dedica questa volta fu ad uno psicologo della Gestalt: Max Wertheimer.
Nello stesso periodo in cui nascevano le teorie della relazione oggettuale e le teorie sistemiche, Frederick Perls, ispirandosi al paradigma epistemologico della relazionalità - emergente nei vari ambiti filosofici, artistico-letterari e scientifici del tempo -, creò un ponte tra la psicologia clinica, la psicologia generale e il contesto culturale, dando vita ad un modello di terapia integrata che verrà poi chiamato psicoterapia della Gestalt. (T-CA)
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