Leonardo da Vinci L'Angelo Incarnato e Salai The 'Angel in the Flesh' and Salai
Autore/i | Carlo Pedretti | ||
Editore | CB Edizioni | Luogo | Poggio a Caiano |
Anno | 2009 | Pagine | 416 |
Dimensioni | 24x29 (cm) | Illustrazioni | ill. a colori e b/n n.t. - colour and b/w ills |
Legatura | cart. edit. sovracc. ill. - hardcover with dust jacket | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano/Inglese - Italian/English Text | Peso | 2900 (gr) |
ISBN | 889568611X | EAN-13 | 9788895686110 |
momentaneamente non disponibile
Saggi di Daniel Arasse, Murat Aydemir, Luciano Bottoni, Collins Bradley, Giuseppe Fornari, André Green, Dawson Kiang, Margherita Melani, Giovanni Morello, Louis Buff Parry, Carlo Pedretti, Alberta Soranzo-Schindler, Carlo Starnazzi, Sara Taglialagamba, Carlo Vecce, Paola Zamarchi Grassi.
L' "Angelo Incarnato" di Leonardo fu esposto per la prima volta nella grande mostra sui Ponti di Leonardo organizzata dalla Svezia a celebrazione del suo ingresso nella Comunità Europea nel 1993 e 1994. La spiegazione del ponte da parte di Sigmund Freud nel 1932 ne giustificava la presenza nel contesto di quella mostra addirittura come punto focale accanto alla Dama con l'ermellino. Come tale gli fu dato spazio perfino nelle prime pagine della stampa quotidiana. E poiché nella singolare immagine di blasfema nudità veniva spontaneo riconoscere le sembianze del demoniaco Salai - il bellissimo giovanetto oggetto delle presunte attenzioni di ordine omosessuale di Leonardo -, un'altra novità della mostra svedese fu l'immagine opposta dello stesso personaggio, cioè il "Salai vestito" in una tavoletta di proprietà della Fondazione Alos e che Janie Anderson avrebbe messo in rapporto con un dipinto di Leonardo presente nelle favolose raccolte del cardinale Grimani a Venezia nel 1528.
Il dipinto dell'Alos Foundation meglio di ogni altro si presenta come eloquente commento visivo alle acute e profetiche considerazioni che il Freud ebbe a fare nel suo celebre saggio sull'infanzia di Leonardo del 1910. L'indole e l'aspetto del giovane Salai venivano da lui esposte solo visualizzandone lo sguardo, quindi senza considerare i disegni dei quali si sarebbe occupato Emil Möller nel 1928, e senza, naturalmente, conoscere l' "Angelo incarnato", vestito com'è appena da un velo che, ben lontano dal coprirlo, ne esalta il membro virile in turgida erezione. (T-CA)
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