Lucy Jochamowitz
Autore/i | AA.VV. | ||
Editore | Polistampa | Luogo | Firenze |
Anno | 2008 | Pagine | 88 |
Dimensioni | 24x31 (cm) | Illustrazioni | ill. colori n.t. - colour ills. |
Legatura | bross.ill colori con alette - paperback illustrated | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano/Inglese - Italian/English text | Peso | 800 (gr) |
ISBN | 8859604966 | EAN-13 | 9788859604969 |
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Testi in italiano e in inglese di Omar Calabrese, Claudio Magris, Catherine Monbeig Goguel.
“Lucy Jochamowitz è un’artista davvero insolita. Le sue opere più conosciute, quelle costruite come installazioni miste che comprendono figure femminili simili a bambole o pupazzi, adornate da grandi “gonne” di forma e materiali variabili, lasciano nello spettatore un sentimento di sorpresa, commozione, ammirazione davvero straordinari. Sorpresa: perché l’iconografia prodotta dall’artista si presenta in maniera assolutamente originale, pur lasciando nella memoria il piacere di riscoprirne le possibili fonti. Commozione: perché le sue opere si impongono per la loro valenza sentimentale, emotiva, patemica a volte. Ammirazione: perché le tecniche e i materiali utilizzati sono frutto di un virtuosismo manuale che è raro trovare nel mondo dell’arte contemporanea.
I lavori presentati in questo catalogo confermano pienamente le impressioni che Jochamowitz mi ha suscitato fin dall’inizio. Ci ritroviamo, certamente, alcune di quelle straordinarie “gonne”, come la mirabile gonna-barca e soprattutto la grande gonna fatta di rami rossi quasi vetrificati. Ma ci sono molti altri pezzi che mostrano meglio di quanto prima non si sapesse l’universo simbolico dell’autrice. Intanto, notiamo che alcuni motivi ritornano quasi ossessivamente – e fruttuosamente – come quello della ramificazione dai colori forti e decisi, quello delle figure femminili-pupazzo, che talora sembrano replicarsi anche in sembianze maschili, o perlomeno ambigue, e quelli, infine, della naturalezza delle origini di alcune immagini, come il legno, i tronchi d’albero, e altri dettagli ambientali.
[…] C’è veramente da augurarsi che Lucy non solo non perda queste caratteristiche, ma che il mondo dell’arte arrivi a riconoscerle appieno, come senza dubbio si merita.” (Omar Calabrese)
Note alle condizioni del volume
Nessuna. (T-CA)
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