Mantegna a Mantova 1460-1506
Autore/i | a cura di Mauro Lucco | ||
Editore | Skira | Luogo | Milano |
Anno | 2006 | Pagine | 256 |
Dimensioni | 25x29 (cm) | Illustrazioni | 96 ill colori e 38 ill b/n n.t. - colors and b/w ills |
Legatura | bross. ill. a colori con alette - paperback | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 1700 (gr) |
ISBN | 8876249826 | EAN-13 | 9788876249822 |
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(Arte antica Cataloghi).
Mantova, Fruttiere di Palazzo Te, 16 settembre 2006 - 14 gennaio 2007.
In occasione delle celebrazioni del cinquecentenario della morte di Andrea Mantegna (Isola di Carturo, Padova c. 1431-Mantova 1506), un omaggio emblematico al Maestro, alla sua cultura, ai luoghi in cui visse e operò.
Il progetto – promosso dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni del quinto centenario della morte di Andrea Mantegna, istituito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, presieduto da Vittorio Sgarbi, coordinato da Gilberto Algranti e composto dai più importanti studiosi del primo Rinascimento italiano, affiancati dai rappresentanti delle Regioni e degli Enti locali di ciascuna delle città coinvolte – intende celebrare il grande artista, presentando le sue opere nei luoghi in cui ha vissuto e lavorato: Padova, dove ha trascorso gli anni dell’apprendistato tra il 1445 e il 1460, Verona, dove risultano notevoli gli influssi della sua pittura sulla tradizione artistica locale, e Mantova, dove Mantegna visse la stagione più lunga e proficua.
Curato da Mauro Lucco e pubblicato in occasione dell’esposizione allestita alle Fruttiere di Palazzo Te a Mantova, il presente volume è incentrato sugli anni mantovani di Mantegna e nasce dall’intento di riunire il maggior numero possibile di capolavori autografi dell’artista, commissionati dai Gonzaga e conservati oggi nei più importanti musei italiani e stranieri: un affascinante percorso di circa ottanta opere che raccontano la vicenda del sommo maestro dal suo arrivo a Mantova sino all’esaurirsi della grande influenza che la sua arte suscitò nei pittori della generazione a lui successiva.
I capolavori di Mantegna (tra i quali spiccano Giuditta con la testa di Oloferne e Didone di Montreal, La vestale Tuccia e Sofonisba da Londra, lo straordinario dipinto a tempera e oro Sacra famiglia con Sant’Elisabetta e San Giovannino di Fort Worth e ancora il Cristo in pietà sorretto da due angeli da Copenhagen, il Ritratto d’uomo di profilo da Washington, la bellissima Madonna col Bambino e un coro di cherubini e il celeberrimo Cristo morto dalla Pinacoteca di Brera) sono affiancatati da una selezione di dipinti di altri grandi artisti, protagonisti insieme a lui del rinnovamento del linguaggio figurativo del nord Italia, e dei suoi numerosissimi seguaci, da Lorenzo Costa, Lorenzo Leonbruno, Gian Francesco Tura a Nicolò da Verona, Antonio da Pavia, Francesco e Girolamo Bonsignori, Bernardino Parentino, Gian Francesco Caroto, Lazzaro Grimaldi, Girolamo da Treviso, Antonio Ruggeri.
Preceduto da un testo introduttivo di Vittorio Sgarbi (Un artista per tre città. Tre città per un artista), il volume comprende i saggi di Mauro Lucco (Mantegna a Mantova, e i suoi eredi), Molly Bourne (Francesco II Gonzaga, condottiero e committente d’arte), Jennifer Fletcher (Isabella d’Este, mecenate e collezionista), Francesco Lo Monaco (Su Andrea Mantegna antiquarius: gli interessi epigrafici), Gianluca Poldi e Giovanni Carlo Federico Villa (Appunti di cantiere per il Mantegna sottopelle), seguiti dalle schede delle opere e dalla bibliografia.
Note alle condizioni del volume
Nessuna. (T-CA)
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