Mario Bibolotti 1918/1990 Archipitture
Autore/i | Antonella Serafini, Cinzia Bibolotti | ||
Editore | Pacini Editore | Luogo | Pisa |
Anno | 2018 | Pagine | 120 |
Dimensioni | 21x24 (cm) | Illustrazioni | 75 ill. colori n.t. - colors ills |
Legatura | bross. ill. a colori con alette - paperback | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 800 (gr) |
ISBN | 8869954609 | EAN-13 | 9788869954603 |
Prezzo | 10.00 € | Sconto | 15% |
Prezzo scontato | 8.50 € |
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(Arte).
Stazzema, Casa del Berlingaio, 15 luglio-20 agosto 2018.
«La vicenda personale e artistica di Mario Bibolotti aggiunge un ulteriore tassello alla storia della cultura versiliese del ’900, una storia vasta e articolata costituita dalla presenza in loco di un alto numero di pittori, scultori, scrittori, poeti, musicisti e dallo svolgersi qui della loro attività creativa.
In questo contesto la biografia di Bibolotti ci consegna un personaggio complesso e poliedrico. Egli discende da una nobile dinastia di scultori e artigiani del marmo e dai fondatori della Forte dei Marmi mondana. In questo ambiente il suo avvio agli studi e ad una carriera artistica appare naturale.
(…) Bibolotti non appartiene solo alla folta schiera degli artisti versiliesi che, nativi del luogo, sembrano fatalmente destinati a confrontarsi con gli stimoli provenienti dal paesaggio paradisiaco e dalla colonia forestiera che qui giunge per nutrirsene, ma è anche fra coloro che immediatamente colgono le potenzialità che questo offre per la crescita culturale della Versilia tutta e lavora per conservare e alimentare questo patrimonio. lo troviamo infatti a partire dagli anni Settanta fra gli animatori di due realtà importanti che segnano la vita culturale di Forte dei Marmi: la Galleria Comunale d’Arte Moderna e il Premio Satira Politica.» Antonella Serafini.
Mario Bibolotti: Discendente da una famiglia di noti scultori nonché titolari di importanti laboratori artistici a Pietrasanta, Lucca, Mario Bibolotti viene indirizzato fin da giovanissimo alla carriera artistica. Si trasferisce a Roma dove si diploma al Liceo Artistico e successivamente si iscrive alla Facoltà di Architettura, ma deve interrompere gli studi perché richiamato al fronte allo scoppio della seconda guerra mondiale. Negli anni ’40 si dedica a una pittura di paesaggio che coniuga modernità e tradizione. Partecipa a varie esposizioni. Conseguita l’abilitazione nel 1950 diviene insegnante di Educazione Artistica nelle Scuole Medie, attività esercitata ininterrottamente fino alla pensione; dalla metà degli anni ’50 alla fine degli anni ‘60 dirige un laboratorio artigianale di scultura. Negli anni ’70 riprende a dipingere, la sua pittura adesso si è fatta astrazione architettonica e paesaggistica, il suo linguaggio utilizza forme geometrizzanti. Negli anni ’70 e ’80 è membro del Comitato organizzatore del Premio Satira Politica e nel 1982, sotto la sua presidenza, la Galleria Comunale d’Arte Moderna di Forte dei Marmi dedica una mostra a Henry Moore.
Note alle condizioni del volume
Nessuna. (T-CA)
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