Paolo Canevari Materia oscura
Autore/i | a cura di Marco Tonelli, Lorenzo Fiorucci | ||
Editore | Gli Ori | Luogo | Pistoia |
Anno | 2020 | Pagine | 96 |
Dimensioni | 23x29 (cm) | Illustrazioni | ill. colori n.t. - colors ills |
Legatura | bross. ill. a colori con alette - paperback | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 800 (gr) |
ISBN | 887336814X | EAN-13 | 9788873368144 |
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“Nessuno sa. Nessuno capisce. Nessuno può capire. Ci sono cose che nascoste nella memoria evocano e costruiscono il senso delle opere. Nessuno può conoscerle o ricordarle tranne l’artista. Questo è dramma e salvezza, perché a volte ciò che è un ricordo si trasforma nell’opera in poesia”
(Paolo Canevari, 2010)
L’opera di Canevari si pone, da sempre, come una sorta di virus, di corpo estraneo rispetto non tanto all’arte in sé ma ai linguaggi che utilizza, al modo di intendere e praticare la scultura, il disegno, il video, l’installazione. Contraddittoria, un “oggetto ansioso” come avrebbe detto Harold Rosenberg, meglio ancora “paradossale”, aggressiva e autocritica come intende oggi Boris Groys l’arte moderna e contemporanea. I materiali, i colori, le forme che assumono le sue opere, che abbiano l’odore, la morbidezza o il peso di camera d’aria e pneumatici e di olio di motore bruciato, ci parlano di e da zone d’ombra, sono materia oscura che si rende visibile, sono ostacoli a qualsiasi narrazione, rassicurante o tragica poco importa. Annullano il concetto stesso di racconto e discorso per porsi come residui non più assimilabili, come il fondo che si deposita durante il processo di distillazione in una torre di frazionamento: da questo fondo, da queste rimanenze Canevari produce senso e significato. Lui stesso lo ammette: «I nostri monumenti, le discariche di rifiuti, gli enormi campi di rottamazione per le auto, monumenti al progresso, le montagne di copertoni e camere d’aria usate, testimoni di conquiste e trasmigrazioni, gli scheletri delle architetture abusive, simboli di una civiltà progressista… La realtà della società è nei suoi fallimenti, più che nelle sue glorificazioni».
Note alle condizioni del volume
Nessuna. (T-CA)
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