Piero della Francesca Indagine Su un Mito
Autore/i | Antonio Paolucci, Daniele Benati, Frank Dabell, Fernando Mazzocca, Paola Refice, Ulisse Tramonti | ||
Editore | Silvana Editoriale | Luogo | Milano |
Anno | 2016 | Pagine | 400 |
Dimensioni | 23x29 (cm) | Illustrazioni | 180 ill. colori - colours ills |
Legatura | bross.ill colori con alette - paperback illustrated | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 2200 (gr) |
ISBN | 8836632726 | EAN-13 | 9788836632725 |
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(Musei San Domenico – Forlì).
Forlì, Musei San Domenico, febbraio - giugno 2016.
Il volume ripercorre l’affascinante rispecchiamento tra critica e arte, tra ricerca storiografica e produzione artistica avvenuto intorno alla figura di Piero della Francesca, nell’arco di più di cinque secoli.
Partendo da alcuni dipinti di Piero e dalle opere dei più grandi artisti del Rinascimento utili a definirne la formazione e poi il ruolo sulla pittura successiva, il volume traccia i termini della fortuna del pittore, dal successivo oblio, fino alla grande riscoperta in età moderna.
Definito da Luca Pacioli “il monarca della pittura”, Piero della Francesca viene studiato nell’ottocento, e il suo fascino assimilato da artisti sperimentali, da Degas ai macchiaioli, dai postimpressionisti a Cézanne.
Ma è nel Novecento che si costruisce il suo mito, anche attraverso gli scritti dei suoi principali interpreti: da Bernard Berenson a Roberto Longhi.
Il costante incremento portato allo studio della sua opera, affascinante quanto misteriosa, e la centralità che gli viene riconosciuta nel panorama del Rinascimento italiano, lo portano a essere preso a modello da pittori che ne apprezzano di volta in volta l'astratto rigore formale e la norma geometrica, o l'incanto di una pittura rarefatta e sospesa. La fortuna novecentesca dell’artista è raccontata confrontando, tra gli altri, gli italiani Guidi, Carrà, Donghi, De Chirico, Casorati, Morandi, Funi, Campigli, Ferrazzi, Sironi con fondamentali artisti stranieri come Balthus e Hopper che hanno consegnato l’eredità di Piero alla piena e universale modernità. (T-CA)
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