Pop Art & Warhol
Autore/i | Germano Celant | ||
Editore | Abscondita | Luogo | Milano |
Anno | 2016 | Pagine | 318 |
Dimensioni | 11x20 (cm) | Illustrazioni | ill. b/n - b/w ills |
Legatura | bross.ill colori con alette - paperback illustrated | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano - Italian Text | Peso | 500 (gr) |
ISBN | 8884165474 | EAN-13 | 9788884165473 |
momentaneamente non disponibile
(Carte d'Artisti 167).
Testi di Germano Celant
Fotografie di Ugo Mulas, Gianfranco Gorgoni, Aurelio Amendola, Maria Mulas, Mimmo Jodice, Michele Bonuomo.
È l'estasi per l'artificiale a sostenere il carattere travolgente della pop art. La caduta nell'abisso della pubblicità e della ripetizione iconica ha trasformato, negli anni sessanta, il silenzio e la solitudine dell'action painting americana e dell'informale europeo in un rumore assordante e in una diffusione pubblica che ha colmato ogni vuoto espressivo e comunicativo. Ha aperto una frattura, documentata e analizzata in questa raccolta di scritti di Germano Celant, che ha messo in crisi la difesa di ogni identità culturale e territoriale per consegnare l'arte a una visione globale senza confini. È stata una discesa nel quotidiano, nel banale e nel popolare che si è nutrita di flussi superficiali, composti di una miriade di frammenti provenienti dal mondo dei mass media, che sono approdati prima agli assemblage neodada di Jasper Johns e di Robert Rauschenberg. In seguito si sono resi superficiali e congelati nelle riproposizioni oggettuali di Roy Lichtenstein, Jim Dine, James Rosenquist e Tom Wesselmann, oppure hanno costruito entità ingombranti e spettacolari negli environment di Claes Oldenburg e George Segal, per arrivare alle sequenze siderali di Andy Warhol. Una macinazione e una triturazione d'immagini e di cose che, con una spinta spasmodica verso il reale, hanno stravolto l'esistenza dell'arte contemporanea.
Note alle condizioni del volume
Nessuna. (T-CA)
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