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Storia Della Macchina Di Santa Rosa

Storia Della Macchina Di Santa Rosa
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Editrice Cultura Viterbo
1989 196
22x30 (cm) ill. a colori e b/n n.t. - colour and b/w ills
tela ed. sovracc. ill. colori - hardcover dustjacket Usato Ottime Condizioni - used very good
Italiano - Italian Text   1400 (gr)
N/D - N/A N/D - N/A
 

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La scarsità di notizie disponibili sulla storia della Macchina di Santa Rosa fin verso la fine del XVII sec. ha favorito il diffondersi di storie e leggende più o meno errate sull'origine della manifestazione.

Le prime informazioni attendibili che si hanno sulla Macchina risalgono alla fine del '600, le cronache narrano che il 3 settembre 1686 vennero cantati i Vespri alla presenza dei Canonici del Duomo e che il delegato della festa, tale Sebastiano Gregorio Fani, inforò la popolazione che la processione ed il trasporto della Macchina di Santa Rosa sarebbero avvenuti il 27 Ottobre. Sarebbe da attribuire al conte Fani anche il progetto di quella Macchina.

Nella raccolta conservata presso il Museo Civico di Viterbo si trova uno dei primi e pochi disegni conservati, ad opera del costruttore Giuseppe Franceschini risalente al 1690. Il difficile trasporto della macchina di Santa Rosa ha sfiorato a volte la tragedia, per esempio nel 1790 cadde durante la mossa. Nel 1801 a causa di una persona che affermò di aver subito un furto si scatenò il panico, i cavalli presenti si imbizzarrirono e diverse persone vennero travolte, nella confusione generale.

Dopo aver ripreso a fatica il trasporto la macchina si incendiò presso Piazza delle Erbe ed i facchini dovettero posarla a terra ed assistere, impotenti, al completamento del rogo. In seguito a questi sfortunati avvenimenti Papa Pio VII vietò il trasporto fino all'anno 1810 che vide il riprendere della manifestazione.

Nel 1814 e nel 1820 la macchina si inclinò pericolosamente all'indietro, tanto che i facchini dovettero desistere dal trasporto.

In epoche più recenti grazie a metodi di costruzione che ne alleggeriscono il peso ed a sempre maggiori misure di sicurezza non si sono più avuti simili incidenti e questo ha permesso agli spettatori di godere della bellezza delle macchine che si sono susseguite negli anni. (T-CA)

 
 

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