Timo Bortolotti Scultore (1884-1954)
Autore/i | Alfonso Panzetta | ||
Editore | Comune di Montevarchi | Luogo | Arezzo |
Anno | 1996 | Pagine | 192 |
Dimensioni | 22x30 (cm) | Illustrazioni | ill. a colori e b/n n.t. - colors and b/w ills |
Legatura | bross. ill. a colori - paperback | Conservazione | Usato ottime condizioni - used very good |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 1200 (gr) |
ISBN | N/D - N/A | EAN-13 | N/D - N/A |
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Arezzo, Auditorium di Montevarchi, 30 marzo - 5 maggio 1996.
Introduzione di Claudia Gian Ferrari.
Apparati e bibliografia a cura di Marcello Bossini.
Edito in occasione della mostra antologica tenutasi tra il marzo e il maggio 1996 all’Auditorium Comunale di Montevarchi, in cui furono allestite 70 sculture dell’artista, tra bronzi, marmi, terrecotte e gessi. Come scrive Claudia Gian Ferrari nell’introduzione “..questo libro è il primo attento e approfondito studio sull’opera di Timo Bortolotti…a oltre quarant’anni dalla sua scomparsa…Gli anni sessanta e settanta sono stati, nel loro oblio per la sua opera e per quella di molti altri suoi compagni di avventura artistica e umana (basti pensare a Sironi e Martini), la diretta conseguenza della rimozione di memoria che il decennio precedente aveva operato..”. E ancora “..questo volume rappresenta da una parte il punto di arrivo di una approfondita ricerca, dall’altra il punto di partenza per quel riesame storico che certamente l’iter artistico di Bortolotti merita.”. Artista intimista, fortemente poetico, all’Esposizione Internazionale di Parigi del 1937 Bortolotti ottiene il Gran Prix per la scultura, a pari merito con Arturo Martini e Marino Marini, e il personale apprezzamento di Aristide Maillol.
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