Vita arte e rivoluzione Lettere a Edward Weston (1922-1931)
Autore/i | Tina Modotti | ||
Editore | Abscondita | Luogo | Milano |
Anno | 2008 | Pagine | 234 |
Dimensioni | 13x22 (cm) | Illustrazioni | ill. b/n n.t. - b/w ills |
Legatura | bross. ill. colori con alette - paperback | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 500 (gr) |
ISBN | 8884161827 | EAN-13 | 9788884161826 |
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(Carte d'Artisti 100).
A cura di Valentina Agostinis.
Molti hanno tentato di raccontare la storia di Tina Modotti (nata a Udine nel 1896 e morta in circostanze misteriose a Città del Messico nel 1942), grande fotografa nel Messico post-rivoluzionario, militante nella guerra civile spagnola, una delle donne e delle artiste più rappresentative del Novecento, figura mitica già in vita e divenuta in seguito una delle icone del movimento femminista. Ma al di là delle rappresentazioni più o meno romanzesche, rimangono le lettere di Tina Modotti a Edward Weston, un artista che attraverso alcuni "ritratti immortali" ha saputo fermare per sempre la bellezza singolare della sua compagna e modella. L'epistolario, che va dal 1922 al 1931, anno in cui la Modotti è già a Mosca, inserita nel Soccorso Rosso Internazionale, le restituisce una dimensione privata che era stata cancellata dalla retorica del mito. Nelle lettere a Weston, l'interlocutore privilegiato, si colgono i conflitti, gli slanci e i tormenti di un'anima femminile perennemente in lotta tra "arte e vita", tra "passione e rivoluzione".
Note alle condizioni del volume
Nessuna. (T-CA)
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