Vlaminck
Autore/i | Jean Selz | ||
Editore | Antonio Vallardi Editore | Luogo | Milano |
Anno | 1963 | Pagine | 94 |
Dimensioni | 21x28 (cm) | Illustrazioni | 51 tavv. colori, di cui 3 applic., 20 ill. b/n nt. |
Legatura | cart. edit. con sovracc. ill. colori - Hardcover with dustjacket | Conservazione | usato buone condizioni - used good |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 1000 (gr) |
ISBN | N/D - N/A | EAN-13 | N/D - N/A |
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Traduzione dal francese di Rosalina De Ferrari.
Dalla pirotecnica esuberanza di colori del fauvismo allo sfrenato lirismo degli ultimi anni, Vlaminck nello spazio di mezzo secolo è passato da un'arte allegramente rivoluzionaria a una concezione romantica e quasi tradizionale del paesaggio. Come spiegare questa evoluzione, tanto più interessante nella storia dell'arte moderna, in quanto trascende in modo insolito la lezione di Cézanne? E come mai, malgrado la sua ostilità alle correnti dell'arte contemporanea, Vlaminck ha avuto, a sua insaputa, una funzione d'importanza capitale nell'elaborazione delle nuove tecniche.
A queste domande risponde il libro di Jean Selz, nel quale, attraverso l'analisi di un'opera dalle molteplici caratteristiche e dalle apparenti contraddizioni, si rivela la costanza di un temperamento dominato da quel fiero bisogno di indipendenza, che lo destinava alle vie d'eccezione e alla solitudine dei grandi. Esemplare, la sua opera ci dà intensamente la visione di un mondo pittorico, la cui violenza formale non ne esclude ogni senso di umana dolcezza, e costituisce perciò, più che un "istante" privilegiato della storia della pittura, uno dei grandi "momenti" della storia dell'umanità.
Note alle condizioni del volume
Usato buone/ottime condizioni, segni di uso e del tempo, strappetti alla sovraccoperta. (T-CA)
SC60%
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