Alessandro Turchi detto l'Orbetto (1578-1649)
Autore/i | a cura di Daniela Scaglietti Kelescian | ||
Editore | Electa | Luogo | Milano |
Anno | 1999 | Pagine | 280 |
Dimensioni | 25X28 (cm) | Illustrazioni | 91 ill. num. a colori e 65 ill. num. b/n n.t. |
Legatura | bross. ill. a colori con alette | Conservazione | |
Lingua | Peso | 1800 (gr) | |
ISBN | 8843570250 | EAN-13 | 9788843570256 |
momentaneamente non disponibile
Verona, Museo di Castelvecchio, 19 settembre - 19 dicembre 1999.
Una mostra monografica costituisce sempre un grande impegno, sia dal punto di vista scientifico sia da quello organizzato. Ciò vale, a maggior ragione, per un artista come Alessandro Turchi. Pur essendo infatti ben noto agli "addetti ai lavori", egli resta ancora quasi sconosciuto al pubblico più vasto; le sue opere sono inoltre disperse in tutto il mondo e finora non gli è mai stato riservato uno studio generale. Alessandro Veronese, così viene spesso chiamato, è in verità un grande pittore che ottene al suo tempo significativi riconoscimentie continuò a godere dell'apprezzamento dei maggiori collezionisti internazionali.
A Verona si formò presso Felice Brusasorzi e incontrò presto stimoli culturali e importanti commissioni nella cerchia dell'Accademia Filarmonica. Intorno al 1614, a trentacinque anni, si trasferì definitivamente a Roma, dove fu tra i protagonisti di una vivace sagione artistica e dove divenne principe dell'Accademia di San Luca. Egli ha dunque portato alto il nome della sua città natale e Verona intende rendergli omaggio con questa esposizione, che si inserisce coerentemente nel disegno delle mostre del Museo di Castelvecchio, rivolte da tanti anni a indagare e a contestualizzare la conoscenza dei fenomeni artistici connessi al patrimonio culturale della città.
Potrebbero interessarti anche...