Sisley
Autore/i | Françoise Daulte | ||
Editore | Fratelli Fabbri Editore | Luogo | Milano |
Anno | 1972 | Pagine | 96 |
Dimensioni | 25X34 (cm) | Illustrazioni | num. ill. col. e b/n n.t. |
Legatura | tela edit. con sovracc. ill colori | Conservazione | |
Lingua | Peso | 1200 (gr) | |
ISBN | N/D | EAN-13 | N/D |
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(Impressionisti).
Collana diretta da: Daniel Wildenstein
Realizzata con la collaborazione della: Fondazione Wildenstein (Parigi)
Traduzione di: Maria Paola De Benedetti
Come Monet, Sisley segue l'esempio di Courbet dipingendo paesaggi innevati: infatti il tema di questo dipinto è puramente paesaggistico. Il temperamento riservato e solitario del pittore si concilia meglio con il mistero e con il silenzio piuttosto che con la luminosità dei paesaggi assolati e mediterranei che, invece, seduce tanto Renoir.
Questo paesaggio affascina molti degli impressionisti in quanto permette loro di studiare le variazioni della luce e di giocare con le differenti sfumature dei colori.
L'ambientazione è giocata sui toni più tenui dei grigi e degli azzurri appena riscaldati dagli ocra delle murature; anche il suolo non è uniformemente bianco poichè vi troviamo riflessi grigi e azzurrini.
Il quadro rappresenta un viottolo di campagna, delimitato da alti muri, che scende verso il paese e c'è solo una piccola figura femminile rivolta di spalle che interrompe, con il grigio scuro dell'abito, il candore della scena.
Il cielo è plumbeo, tipico delle giornate invernali e all'orizzonte si intavedono i contorni irregolari degli alberi.
Il rigore compositivo è apparentemente casuale ma in realtà è frutto di uno studio profondo; infatti Sisley ha posto nell'unica figura umana l'asse centrale di simmetria verticale e, in essa, concorrono anche le linee di fuga dei muri laterali.
Il pittore è riuscito a rendere al meglio la tristezza e il carattere desolato della natura.
A. Evangelisti
Tracce d'uso, strappetto alla sovraccoperta.(T-CA)
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