Andy Warhol's Timeboxes
Autore/i | a cura di - edited by Gianni Salvaterra | ||
Editore | Federico Motta Editore | Luogo | Milano |
Anno | 2006 | Pagine | 352 |
Dimensioni | 28x36 (cm) | Illustrazioni | ill. a colori e b/n - color and b/w ills |
Legatura | brossura - paperback | Conservazione | nuovo - new |
Lingua | italiano/inglese - Italian/English | Peso | 2700 (gr) |
ISBN | 8871795318 | EAN-13 | 9788871795317 |
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Trieste, Centro Espositivo d'Arte Moderna e Contemporanea, 22 luglio - 22 ottobre 2006.
Le Timeboxes o Time Capsules sono scatole di cartone, tutte di identico formato, in cui Andy Warhol, nel corso degli anni, letteralmente stipò qualunque cosa gli passasse per le mani e di cui, pur non avendone apparentemente necessità, intendeva conservare la memoria: un archivio gigantesco (più di seicento scatole, conservate nell'Andy Warhol Museum di Pittsburgh), fatto non solo di corrispondenza e di pagine di giornale, ma degli oggetti più svariati. Tuttavia, "inscatolare" non significava per Warhol soltanto archiviare: molto spesso da questi stralci, da questi "appunti di lavoro" nascevano poi idee che, rielaborate, conducevano alla creazione di una nuova opera d'arte. La mostra triestina, della quale già l'allestimento scaturisce dall'interpretazione delle Time Capsules come "icone" del processo creativo di Warhol, intende dunque proporre un'ampia selezione della produzione dell'artista (dai ritratti alle fotografie alle maquettes fino agli stessi materiali contenuti nelle scatole) suggerendo il concetto di una fondamentale "continuità" nel rapporto tra arte e vita. Il catalogo rispecchia l'"horror vacui" dell'esistenza creativa di Andy Warhol, ne riproduce la ricchezza e l'intensità, ed è esso stesso, a suo modo, un "oggetto d'arte".
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