Angiolo Mazzoni architetto fra fascismo e libertà
Autore/i | Alfredo Forti | ||
Editore | Edam | Luogo | Firenze |
Anno | 1978 | Pagine | 140 |
Dimensioni | 17X24 (cm) | Illustrazioni | 102 ill. b/n n.t. |
Legatura | bross. | Conservazione | |
Lingua | Peso | 400 (gr) | |
ISBN | N/D | EAN-13 | N/D |
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Nonostante che in questi ultimi anni il nome di Angiolo Mazzoni sia tornato a circolare prima timidamente, accompagnato da un "chi era costui", e poi come autore di opere riportate con abbondanza documentaria sulle pagine di riviste specializzate, è sembrato utile, data la posizione chiave che questo architetto ebbe nella cultura architettonica italiana tra il 1925 circa e l'inizio dell'ultima guerra, considerarne la totalità dell'opera e la personalità nel contesto di quegli anni.
E poi era utile tenere presente, senza presumere di tracciarne un quadro esauriente, la complessità della scena intellettuale (anche se questo può stupire) in cui si mescolarono tendenze contraddittorie e pleonastiche (Futurismo, Neofuturismo, Razionalismo e Novecentismo) in una confusione di fervori creativi come non se ne sono verificati più.
Ed era necessario infine, anche se il Neofuturismo è un pò un movimento fantasma, un pò l'ombra del Futurismo, considerare il rapporto, più immaginato e pubblicizzato che sostanziale, che lega in effetti Mazzoni al II Futurismo, e quindi, facendo un passo indietro, quale fu l'influenza di Marinetti e dei suoi movimenti sulla situazione in cui Mazzoni si trovò a lavorare. RARO
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