Ariosto Cinque Canti
Autore/i | Luigi Firpo | ||
Editore | UTET | Luogo | Torino |
Anno | 1964 | Pagine | 200 |
Dimensioni | 18x25 (cm) | Illustrazioni | ill. colori n.t. - colors ills |
Legatura | cart. edit. - Hardcover | Conservazione | Usato ottime condizioni - used very good |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 1000 (gr) |
ISBN | N/D - N/A | EAN-13 | N/D - N/A |
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(Strenna Utet).
Nella Strenna per il 1962 Utet propone la lettura di un testo ariostesco a lungo negletto, cui ha arriso nell'ultimo decennio una inattesa risurrezione: i Cinque canti. Non opera marginale di un Ariosto « minore », bensì ampio ed elaborato viluppo episodico intessuto nel 1518-19 per un accresciuta edizione del Furioso, queste cinquecento e più ottave rimasero poi escluse dal poema per la riconosciuta e sofferta inconciliabilità fra la nuova ispirazione pessimistica e « politica» e l'antica, raggiante di serenità e di fiduciose speranze; ma esse giovano a disvelare quasi un Ariosto segreto e la sua crisi profonda negli anni in cui si delineava, umiliante e ormai irreparabile, la servità d'Italia. Frutto dell'acume critico di due studiosi torinesi cresciuti alla scuola esemplare di Santorre Debenedetti Cesare Segre per il restauro testuale e Carlo Dionisotti per la datazione e l'esatto collocamento nell'arco della poetica ariostesca questo « ricupero » definitivo di un testo raro e dimenticato, col congiunto corredo di immagini cinquecentesche dell'Ariosto e delle stampe dell'opera sua, propone una via di approccio inconsueta ad una delle più alte voci di poesia del nostro Cinquecento e di tutti i tempi.
Note alle condizioni del volume
Bruniture del tempo. (T-CA)
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