L'arte contesa nell'età di Napoleone, Pio VII e Canova
Autore/i | a cura di - edited by Roberto Balzani | ||
Editore | Silvana Editoriale | Luogo | Milano |
Anno | 2009 | Pagine | 304 |
Dimensioni | 23x28 (cm) | Illustrazioni | 250 ill. a colori e 50 in b/n - 250 color ills and 50 in b/w |
Legatura | brossura - paperback | Conservazione | nuovo - new |
Lingua | italiano - Italian | Peso | 1800 (gr) |
ISBN | 8836613470 | EAN-13 | 9788836613472 |
esaurito presso l'editore
Cesena, Biblioteca Malatestiana, 14 marzo - 26 luglio 2009.
Nella primavera del 1796 un esercito francese, al comando di Napoleone Bonaparte, irruppe nella Valle Padana, sbaragliando austriaci e truppe locali. Fra le prede di guerra comparirono, per la prima volta in modo esplicito, anche le opere d’arte, che il governo di Parigi volle nel suo splendido museo dedicato all’arte universale.
Comincia così una storia fatta di espropriazioni, di furti, di salvataggi fortunosi e di recuperi, che si concluderà solo dopo Waterloo, nel 1815: una storia avvincente, ripercorsa – attraverso dipinti, incisioni e documenti – presso le biblioteche Malatestiana e Piana di Cesena in una mostra documentata da questo catalogo, correlata alla grande esposizione dedicata ad Antonio Canova in corso a Forlì.
Protagonisti indiscussi di questa vicenda saranno infatti, sul versante italiano, un papa cesenate, Pio VII Chiaramonti, e il maggiore fra i “geni” del tempo, Antonio Canova. Sarebbe toccata a loro la delicata missione di ricostituire in buona parte il Museo Italia e di fondare, nella penisola, il moderno concetto di patrimonio culturale. (T-CA)
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