Vade Retro Arte e Omosessualità da von Gloeden a Pierre et Gilles L'amicizia amorosa
Autore/i | Vittorio Sgarbi, Eugenio Viola | ||
Editore | Electa | Luogo | Milano |
Anno | 2007 | Pagine | 254 |
Dimensioni | 17x24 (cm) | Illustrazioni | ill. colori n.t. - colour ills. |
Legatura | bross.ill colori con alette - paperback illustrated | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano - Italian Text | Peso | 1100 (gr) |
ISBN | 8837056265 | EAN-13 | 9788837056261 |
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Firenze, Palazzina Reale Santa Maria Novella, 27 ottobre 2007 - 6 gennaio 2008.
La rappresentazione visiva di soggetti strettamente connessi all’omoerotismo è presente nella storia dell’essere umano dalla notte dei tempi, anche se le valenze culturali che esprime e i significati che sottende sono ovviamente il riflesso di contesti storici e socio-culturali particolari. Scene a sfondo omoerotico compaiono nella produzione vascolare dell’antica Grecia e nei bassorilievi persiani, agli albori dell’arte orientale come nella rinascenza italiana e nel barocco; un fil rouge sottile che attraverso cortocircuiti e passaggi fondamentali giunge sino ad oggi, sviluppandosi autonomamente e molto tempo prima dell’elaborazione del moderno concetto di diversità di genere.
Un percorso che dalle fotografie arcadiche del barone von Gloeden ripercorre i territori della fotografia omoerotica, da Herb Ritts e Bruce Weber a Mapplethorpe e Jack Pierson, con uno sguardo all’estetica camp di James Bidgood recuperata in anni più recenti da David Lachapelle. Artisti che operano ormai in un momento storico in cui è possibile affrontare liberamente tematiche gay, lesbiche o transgender, proponendo turbamenti e questioni preponderanti e spesso cruciali per buona parte dell’arte della fine del secolo scorso e dello schiudersi del nuovo millennio. Un percorso per exempla che da Tamara de Lempicka e Carol Rama arriva a David Hockney, passando per le peregrinazioni identitarie di Ugo Rondinone, Yasumasa Morimura, EVA &ADELE.
Un itinerario per immagini attraverso l’evoluzione della percezione e la conseguente rappresentazione della diversità esistenziale, mettendo in risalto l’opera dell’ultima generazione di artisti che utilizzano l’amore omoerotico come espediente per mettere in questione sovrastrutture di razza, desiderio, genere e identità sessuale, e di abbattere le convenzionali distinzioni tra arte, erotismo e pornografia. (T-CA)
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