Benedetto Alfieri
Autore/i | Amedeo Bellini | ||
Editore | Electa | Luogo | Milano |
Anno | 1978 | Pagine | 326 |
Dimensioni | 26x30 (cm) | Illustrazioni | ill. e tavv. b/n n.t. - b/w ills |
Legatura | t. tl. edit. sovracc. ill. e cofanetto - Hardcover with dustjacket | Conservazione | Usato ottime condizioni - used very good |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 2800 (gr) |
ISBN | N/D - N/A | EAN-13 | N/D - N/A |
Prezzo | 150.00 € | Sconto | 60% |
Prezzo scontato | 60.00 € |
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Benedetto Alfieri, 1699-1767, succede nel 1739 a Juvarra come architetto regio alla corte sabauda, con compiti di progettazione e di direzione dei lavori eseguiti per conto dello stato, del re, libero di servire le più cospicue famiglie nobili e quelle comunità civili o quegli ordini religiosi che ottenevano in qualche modo la protezione sovrana per le loro imprese edilizi.
Artista di grandissimo e misconosciuto valore nell' architettura di interni, di discontinui risultati nelle opere monumentali (dai capolavori del celebratissimo Teatro regio, della chiesa di Carignano, del palazzo Sormani di Milano, alla fredda classicità del duomo di Vercelli), Alfieri ha più di ogni altro contribuito a sprovincializzare l'ambiente artistico piemontese, anche attraverso una scuola che, fin quasi alla fine del secolo, ne ha riproposto i modi nell'architettura torinese, continuando una pianificazione della città e della sua attività edilizia che nasce già nel Seicento come un rilevante aspetto dell'organizzazione dello stato.
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