Camillo Guerra (1889-1960) Architettura meridionale tra eclettismo e modernismo
Autore/i | Olga Ghiringhelli | ||
Editore | Electa Napoli | Luogo | Napoli |
Anno | 2004 | Pagine | 120 |
Dimensioni | 22x24 (cm) | Illustrazioni | ill. a colori e b/n n.t. - colors and b/w ills |
Legatura | bross. ill. a colori - paperback | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 500 (gr) |
ISBN | 8851002185 | EAN-13 | 9788851002183 |
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(Napoli Uomini e luoghi delle trasformazioni urbane).
Architettura meridionale tra eclettismo e tradizione, un interprete originale della dialettica fra tradizione e innovazione, nell'architettura italiana tra le due guerre. Camillo Guerra opera a Napoli e in Italia meridionale a partire dagli anni Venti. L'opera giovanile, improntata a ibridazioni dal passato (Palazzo dei Telefoni al rione Amedeo, 1920-24; Palazzo di Città a Salerno, 1928-29) approda, negli anni Trenta, all'adesione al linguaggio modernista, nella corrente di quell'Arte di Stato cara alla cultura imperiale del Fascismo (concorso per la nuova Stazione Marittima napoletana, 1933; per il Palazzo del Littorio in via dell'Impero a Roma, 1934; progetto di Casa del Fascio per le Manifatture Cotoniere Meridionali a Napoli, 1937). Motivi della grande architettura del passato vengono in seguito trasformati in citazioni astratte, dove il gioco dei materiali e dei contrasti sostituisce la plasticità dell'ornamento (Casa del Mutilato a Rione Carità, 1938-40; Palazzo dei Telefoni a via Depretis 1945-49). Alla fine degli anni Quaranta Guerra si dedicherà con fervore alla progettazione urbanistica, anche come Assessore ai Lavori Pubblici per il Comune di Napoli; carica infine abbandonata all'avvento dell'amministrazione laurina. (T-CA)
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