Il Canto delle Voluttà
Autore/i | Utamaro | ||
Editore | Abscondita | Luogo | Milano |
Anno | 2015 | Pagine | 118 |
Dimensioni | 11x22 (cm) | Illustrazioni | ill. b/n - b/w ills |
Legatura | bross. ill. colori con alette - paperback | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano - Italian Text | Peso | 500 (gr) |
ISBN | 888416639X | EAN-13 | 9788884166395 |
momentaneamente non disponibile
(Miniature 85).
con uno scritto di Kazuhiko Fukuda
Utamaro (1753-1806) il grandissimo incisore e pittore le cui litografie segnano l'epoca d'oro delle stampe giapponesi (l'ukiyo-e, «immagini del mondo fluttuante») affermò il proprio stile principalmente nel genere delle stampe erotiche shunga, uno dei vertici assoluti della rappresentazione dell'eros nell'arte in cui l'affascinante seduzione del desiderio raggiunge una splendida capacità di stilizzazione e di espressione.
Le magnifiche stampe presentate ne “Il canto della voluttà” hanno forma di libro, secondo l'uso che si affermò in Giappone nella seconda metà del 1700, e di cui Utamaro fu il più ispirato rappresentante.
Le diverse stampe non sono correlate l'una all'altra, così da costringere l'attenzione del lettore a concentrarsi su ciascuna di esse, carpendone tutta la bellezza e prolungando il godimento.
Ogni illustrazione è accompagnata da un commento in forma di breve dialogo tra gli amanti, che produce effetti cornici o drammatici di una modernità stupefacente.
È infine presente, nel “Canto della voluttà”, un breve scritto allusivo come poetica introduzione, firmato da Shinro Tei, il più grande autore drammatico dell'epoca.
Le magnifiche stampe presentate ne “Il canto della voluttà” hanno forma di libro, secondo l'uso che si affermò in Giappone nella seconda metà del 1700, e di cui Utamaro fu il più ispirato rappresentante.
Le diverse stampe non sono correlate l'una all'altra, così da costringere l'attenzione del lettore a concentrarsi su ciascuna di esse, carpendone tutta la bellezza e prolungando il godimento.
Ogni illustrazione è accompagnata da un commento in forma di breve dialogo tra gli amanti, che produce effetti cornici o drammatici di una modernità stupefacente.
È infine presente, nel “Canto della voluttà”, un breve scritto allusivo come poetica introduzione, firmato da Shinro Tei, il più grande autore drammatico dell'epoca.
Note alle condizioni del volume
Nessuna. (T-CA)
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