Capolavori della Suida-Manning Collection
Autore/i | a cura di Jonathan Binder, Giulio Bora | ||
Editore | Skira | Luogo | Milano |
Anno | 2001 | Pagine | 230 |
Dimensioni | 24x29 (cm) | Illustrazioni | 50 ill. b/n, 75 ill. colori n.t. - colors and b/w ills |
Legatura | bross. ill. a colori con alette - paperback | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 1900 (gr) |
ISBN | 8884910978 | EAN-13 | 9788884910974 |
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(Arte antica Cataloghi).
Cremona, Museo Civico Ala Ponzone, 27 ottobre 2001 - 28 aprile 2002.
Il Catalogo della Straordinaria anteprima a Cremona di 60 capolavori della Suida-Manning Collection, una delle più importanti raccolte di arte italiana in America, acquisita nel 1998 dal Blanton Museum of Art nel Texas.
Straordinario è l'aggettivo che meglio si addice all'evento, raro nel panorama delle mostre italiane, che permette di avvicinarsi a una delle storie più importanti del collezionismo internazionale. Importante perché nel caso di Wilhelm Suida (1877-1959) si intrecciano e si sovrappongono gusto, cultura e critica di inizio secolo. Lo storico d'arte viennese è ancora oggi riferimento imprescindibile con i suoi studi sui leonardeschi, su Bramantino, sulla scuola lombarda e genovese, punto di avvio di ricerche e rivisitazioni, liberi da preconcetti e che sono state il criterio guida delle sue acquisizioni perché, appassionandosi a ciò che studiava, andava man mano acquistando ciò che conosceva.
La sua attività di docente a Graz fu interrotta nel 1938 per sfuggire alle persecuzioni naziste, riparando negli Stati Uniti con un impiego alla Kress Foundation come responsabile scientifico. La collezione venne intanto arricchita con gli acquisti della figlia Bertina e del marito Robert Manning, ma dopo la morte di lei rischiò un tragico smembramento. Fu solo la costituzione di due trust filantropici voluta dallo stesso Robert Manning che ne permise la vendita nella sua integrità al museo della University of Texas e così, nel 1999, il Blanton Museum ha preso possesso di 240 dipinti e 390 disegni venendosi a costituire come la raccolta d'arte europea più importante in America.
Quattro secoli di pittura sfilano davanti ai nostri occhi ed è impossibile elencare tutti gli autori rappresentati. A testimoniare il precoce interesse per la scuola lombarda, segnaliamo la tavola quattrocentesca attribuita a Giovanni Ambrogio Bevilacqua e la serie delle drammatiche tele di Daniele Crespi e del Cerano. Mirabili poi anche i disegni italiani: una Sacra Famiglia di Raffaello Sanzio non oscura gli eccellenti studi di Morazzone, Guercino, Gaulli, de Ferrari, opere che le rigorose ricostruzioni storiche di Giulio Bora e del conservatore del Blanton Museum, Jonathan Bober, mettono in grado il lettore di comparare con gli esiti finali su tela o con gli influssi di altri modelli.
La sua attività di docente a Graz fu interrotta nel 1938 per sfuggire alle persecuzioni naziste, riparando negli Stati Uniti con un impiego alla Kress Foundation come responsabile scientifico. La collezione venne intanto arricchita con gli acquisti della figlia Bertina e del marito Robert Manning, ma dopo la morte di lei rischiò un tragico smembramento. Fu solo la costituzione di due trust filantropici voluta dallo stesso Robert Manning che ne permise la vendita nella sua integrità al museo della University of Texas e così, nel 1999, il Blanton Museum ha preso possesso di 240 dipinti e 390 disegni venendosi a costituire come la raccolta d'arte europea più importante in America.
Quattro secoli di pittura sfilano davanti ai nostri occhi ed è impossibile elencare tutti gli autori rappresentati. A testimoniare il precoce interesse per la scuola lombarda, segnaliamo la tavola quattrocentesca attribuita a Giovanni Ambrogio Bevilacqua e la serie delle drammatiche tele di Daniele Crespi e del Cerano. Mirabili poi anche i disegni italiani: una Sacra Famiglia di Raffaello Sanzio non oscura gli eccellenti studi di Morazzone, Guercino, Gaulli, de Ferrari, opere che le rigorose ricostruzioni storiche di Giulio Bora e del conservatore del Blanton Museum, Jonathan Bober, mettono in grado il lettore di comparare con gli esiti finali su tela o con gli influssi di altri modelli.
Note alle condizioni del volume
Nessuna. (T-CA)
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