Cima da Conegliano e L'Emilia
Autore/i | A cura di Mariella Utili, Lorenzo Sbaraglio | ||
Editore | Grafiche Step | Luogo | Parma |
Anno | 2014 | Pagine | 64 |
Dimensioni | 24X32 (cm) | Illustrazioni | num. Ill. colori e b/n - many color and b/w ills |
Legatura | bross. Ill. colori - Paperback Illustrated | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano - Italian Text | Peso | 700 (gr) |
ISBN | 8878980862 | EAN-13 | 9788878980860 |
momentaneamente non disponibile
Parma, Galleria Nazionale, 24 ottobre 2014 - 18 gennaio 2015.
Il progetto di mostra nasce nel clima di collaborazione e di scambi reciproci che legano la Galleria Nazionale di Parma alle più prestigiose istituzioni museali internazionali, grazie a cui si è reso possibile dal mese di ottobre del 2014 fino al gennaio del 2015 il prestito della Madonna dell'arancio di Cima da Conegliano, abitualmente esposta nelle Gallerie dell'Accademia di Venezia. Quest'opera, uno dei capolavori del Rinascimento veneto, testimonia ai più alti livelli il lavoro di un pittore che eseguì numerosi dipinti per l'Emilia tra la fine del Quattrocento e inizi del Cinquecento, e in particolare per Parma.
La Galleria Nazionale custodisce, infatti, quattro sue importanti tavole: due pale d'altare provenienti dalla Cattedrale e dalla chiesa dell'Annunziata parmigiane, e due frammenti che un tempo ornavano un cassone, forse eseguito per una famiglia locale.
La presenza eccezionale della Madonna dell'arancio e delle altre opere emiliane dell'artista, riunite in nelle sale della Galleria Nazionale di Parma, offre l'occasione per mettere in luce - anche attraverso restauri e interventi conservativi sul territorio - una congiuntura speciale nel contesto artistico padano, a cavallo fra la fine del Quattrocento e i primi anni del Cinquecento, momento cruciale per lo sviluppo di lì a poco della stagione più felice della pittura parmense che vede in Correggio e Parmigianino i suoi protagonisti.
Gli artisti veneti influenzarono, infatti, in maniera consistente la formazione e il linguaggio di diversi pittori attivi a Parma in questo periodo, in primis di Cristoforo Caselli, che soggiornò a lungo a Venezia alla fine del XV secolo, di cui saranno esposti alcuni dipinti appena restaurati. Attraverso itinerari specifici tra gli edifici cittadini verrà inoltre evidenziata ulteriormente l'influenza del Rinascimento lagunare nelle terre parmensi. (T-CA)
Potrebbero interessarti anche...