Come ridevano gli italiani
Autore/i | Adolfo Chiesa | ||
Editore | Newton & Compton Editori | Luogo | Roma |
Anno | 1984 | Pagine | 240 |
Dimensioni | 26x27 (cm) | Illustrazioni | ill. b/n n.t. - b/w ills. |
Legatura | cart. edit. con sovracc. ill. colori - Hardcover with dustjacket | Conservazione | Usato ottime condizioni - used very good |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 2200 (gr) |
ISBN | N/D - N/A | EAN-13 | N/D - N/A |
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Un viaggio nella memoria attraverso cinquant'anni di umorismo italiano in compagnia delle più belle vignette dal Don Basilio all'Asino, dal Travaso al Becco Giallo, dal Bertoldo al Marc'Aurelio
(Quest'Italia Collana di storia, arte e folclore 62).
Genoveffa la racchia e il gagà che aveva detto agli amici», i compagni trinariciuti, il Veneranda, le cinquanta righe di Zavattini, le letterine di Federico (Fellini), la vecchia macchietta di Oronzo E. Marginati, le prime polemiche politiche dell'Asino e del Becco Giallo, la moglie di Metz che parla sincopando le parole, i primi nonsense di Campanile, «quando la serva è bbona», le mucche col fiore in bocca del grande Steinberg, la vedova scaltra del Travaso, le splendide donne di Barbara, le contronovelle di Anton Germano Rossi, il feroce anticlericalismo prima dell'Asino con Podrecca e Galantara, poi di Don Basilio nel secondo dopo guerra con Majorana e Maccari, Scarpelli e De Tuddo, e ancora la prima satira antifascista di Alberto Giannini fino alle caricature spietate degli uomini politici più in vista... Che tempi quelli del Travaso e del Bertoldo, dell'Asino e del Becco Giallo, di Marc'Aurelio e Candido, quando Fellini cominciava a scrivere e disegnare, Calvino e del Buono esordivano nel «Cestino» di Bertoldo, Scarpelli e Maccari giovanissimi arrotavano le armi prima di diventare sceneggiatori di successo, Attalo impazziva per i suoi «interni» piccolo-borghesi, Mosca satireggiava i luoghi comuni e disegnava gli omini in tuba e redingote... Tanta gente, tanti nomi, tanti personaggi, grandi e meno grandi, centinaia di vignette raccolte in quest'antologia, ritratto di mezzo secolo di risate, cavalcata attraverso i maggiori giornali umoristici dal primo Novecento al secondo dopo guerra. Un'occasione unica per ricordarci chi siamo, da dove veniamo, per capire come eravamo; come e perché ridevamo.
Note alle condizioni del volume
Usato ottime condizioni, interno come nuovo, sovraccoperta con piccoli segni di uso e piccole abrasioni ai margini, marcata scoloritura della sovraccoperta al dorso. (T-CA)
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