Cucchi 1967-2006
Autore/i | a cura di Ester Coen | ||
Editore | Skira | Luogo | Milano |
Anno | 2007 | Pagine | 160 |
Dimensioni | 28X30 (cm) | Illustrazioni | 130 ill. a colori e 20 b/n n.t. |
Legatura | cart. edit. sovracc. ill. | Conservazione | |
Lingua | Peso | 1800 (gr) | |
ISBN | 8861303102 | EAN-13 | 9788861303102 |
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Venezia, Museo Correr, 8 giugno - 7 ottobre 2007.
Il catalogo, creato in occasione della mostra veneziana, celebra la figura e il lavoro di Enzo Cucchi, artista italiano tra i più significativi del panorama contemporaneo attraverso una selezione di opere e di cicli pittorici realizzati dall’artista dalla fine degli anni settanta a oggi. Sono qui raccolti oltre cento tra dipinti e disegni, custoditi in grandi istituzioni museali tra cui il MoMa e il Guggenheim di New York, il Beaubourg di Parigi, il Louisiana Museum for Moderne Kunst di Humlebæk, lo Stedelijk di Amsterdam e molti altri delineano un esaustivo tracciato della sua attività, fin dal debutto ufficiale nell’ambito artistico internazionale, consentendo di apprezzare la straordinaria varietà e ricchezza della sua opera.
Cos’è che abita il sogno di Enzo Cucchi? La realtà.
E se un asino vola o un treno diventa il ramo di un albero per poi tornare a essere un treno, se un orecchio appare in un campo di grano, grande, solitario, staccato, tutto questo non appartiene a un pensiero allucinato, mistico o folle. L’occhio profondo dell’artista immette nelle sue storie presenze e corpi sottratti al mondo reale, li mostra come fossero rivelazioni, con la semplice necessità di presentare immagini. Enzo Cucchi guarda avidamente, consuma la tensione degli oggetti fisici e l’amplifica attraverso le loro stesse forme che, dilatate, diventano apparenze di un universo diverso. I suoi segni, i suoi colori acquistano vita attraverso un tempo che non si è mai fermato e che si ripete nell’iperbole delle prospettive e della storia. Sulla superficie delle sue tele, che scintilla di una luce concreta e insieme metafisica, brulicano forme ed esseri trattenuti nei contorni delle linee, dove il disegno anima dal profondo la materia. Disegno e pittura sono tecniche che non subiscono la logica delle gerarchie, così come la scultura è parte di una visione ampia che stringe in una sola rappresentazione l’originale intuizione di Cucchi, in una fugace ma salda appropriazione del vero. (T-CA)
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