Dalla Scapigliatura al Futurismo
Autore/i | a cura di Flavio Caroli, Ada Masoero | ||
Editore | Skira | Luogo | Milano |
Anno | 2001 | Pagine | 288 |
Dimensioni | 24x28 (cm) | Illustrazioni | 90 ill. colori e 20 b/n |
Legatura | brossura con alette | Conservazione | nuovo |
Lingua | italiano | Peso | 2000 (gr) |
ISBN | 8884911265 | EAN-13 | 9788884911261 |
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Milano, Palazzo Reale, 17 ottobre 2001 - 17 febbraio 2002.
Il volume, che accompagna la grande rassegna milanese, propone una rilettura dei decenni che a partire dagli anni Settanta dell’Ottocento giungono fino al primo manifestarsi del Futurismo attraverso una selezione di oltre ottanta opere di artisti che, operando a Milano o nelle vicinanze, per primi seppero dare vita a espressioni e linguaggi innovativi, svincolati dai rigidi modelli accademici e capaci di esprimere la nuova realtà. Questo percorso nella pittura lombarda dalla Scapigliatura al Futurismo si apre con il Piccio – l’artista bergamasco al quale i pittori e gli scultori scapigliati guardarono – e con Federico Faruffini e prosegue con capolavori di Tranquillo Cremona, Daniele Ranzoni, Giuseppe Grandi, Filippo Carcano, Luigi Conconi fino alla figura fondamentale di Medardo Rosso: artisti che in un clima ancora dominato dall’accademismo e dai temi magniloquenti della pittura di storia crearono un nuovo linguaggio con una pittura fatta di pennellate sfatte e vaporose, intrise di luce e una scultura che sembra voler negare la gravità della materia. Dalle ricerche degli Scapigliati intorno alla luce prendono avvio i Divisionisti (Giovanni Segantini, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Gaetano Previati, Angelo Morbelli, Emilio Longoni, Carlo Fornara, Vittore Grubicy), nelle cui opere lo studio della resa della luce si combina a un evidente simbolismo, in sintonia con le correnti europee più innovative. (T-CA)
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