Eugenio Prati (1842-1907) Tra Scapigliatura e Simbolismo
Autore/i | a cura di Gabriella Belli, Alberto Pattini, Alessandra Tiddia | ||
Editore | Silvana Editoriale | Luogo | Milano |
Anno | 2009 | Pagine | 200 |
Dimensioni | 24x29 (cm) | Illustrazioni | 100 ill. a colori - colors ills |
Legatura | bross.ill colori con alette - paperback illustrated | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano - Italian Text | Peso | 1200 (gr) |
ISBN | 8836615759 | EAN-13 | 9788836615759 |
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Trento, 5 dicembre 2009 - 25 aprile 2010.
Nel 1907, il direttore della Biblioteca e del Museo di Trento, a commento della prima mostra postuma di Eugenio Prati, scrisse, a proposito della bellezza delle sue opere, che il pittore aveva una tecnica ...Tutta propria, che egli da nessuno apprese e che da nessuno fu imitata. Una tecnica che si ammira senza comprenderla.
Un giudizio che, a oltre un secolo da quando fu pronunciato, appare ancora attuale, nel sottolineare la peculiarità della pittura di Prati (Caldonazzo, 1842-1907), artista trentino che, nonostante una formazione accademica ligia alle regole classiche e una committenza iniziale fortemente tradizionale nelle richieste, seppe cogliere appieno le novità che si andavano elaborando tanto in Francia – impressionismo e pittura en plein air – quanto negli ambienti milanesi e veneziani.
Nel condurre la sua pittura verso una rarefazione atmosferica della materia – che si fa impalpabile, trasparente e liquida, mentre tenui cromatismi avvolgono misteriosamente cose e figure – Prati mise a punto un personale concetto di modernità, che non mancò di suscitare interesse e grande ammirazione da parte di pubblico e critica: si ricordano a tal proposito l’amicizia con Giulia Turco Lazzari, una delle più sofisticate e colte intellettuali trentine del tempo, e i rapporti con Vittore Grubicy de Dragon.
Questo volume, edito in occasione di una mostra, fa il punto sulla figura del pittore, attraverso una ricca selezione di opere che, dalla fine degli anni sessanta, arrivano agli anni tra ottocento e novecento, quando il suo talento tocca l’apice della maturità e dell’originalità. Il catalogo accoglie testi critici, documenti epistolari e apparati biobibliografici. (T-CA)
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