Ferdinand Voet Ritrattista di corte tra Roma e l'Europa del Seicento
Autore/i | Francesco Petrucci | ||
Editore | Ugo Bozzi Editore | Luogo | Roma |
Anno | 2005 | Pagine | 76 |
Dimensioni | 23x27 (cm) | Illustrazioni | 37 tavv. colori - colors ills |
Legatura | bross. ill. colori - paperback illustrated | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano - Italian Text | Peso | 500 (gr) |
ISBN | 8870030385 | EAN-13 | 9788870030389 |
momentaneamente non disponibile
Roma, Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo, 26 novembre - 26 dicembre 2005.
La mostra si accompagna alla pubblicazione del catalogo completo del pittore a cura di Francesco Petrucci, che ormai da alcuni anni si occupa del pittore fiammingo e della ritrattistica romana del Seicento.
Mostra e catalogo rivelano ben evidenti le caratteristiche specialistiche della produzione del Voet, dedicata esclusivamente al ritratto, come fecero tanti suoi conterranei che amarono praticare un solo genere sulla scia della tendenza alla specializzazione propria di artisti nordici di cultura caravaggesca, con uno spiccato interesse naturalistico; ma anche la notevole qualità pittorica della sua produzione, in un raro equilibrio tra introspezione, aulica rappresentatività e garbo raffinato, causa del suo enorme successo presso i contemporanei.
Indicativamente gran parte delle opere provengono dalle collezioni patrizie (Chigi, Colonna, Odescalchi, Pallavicini, Spada, Valperga di Masino) solo recentemente e in parte confluite in musei pubblici come il Palazzo Chigi di Ariccia e il Castello di Masino. Voet fu infatti il pittore dell'aristocrazia, avendo scelto nella sua specializzazione anche una sola classe da ritrarre. Possiamo così ripercorrere attraverso le sue opere i volti dei protagonisti della Roma papale e dell'Europa del tardo Seicento, forse come nessun altro al suo tempo ebbe modo di fare, sulla scia dell'esempio del suo grande compatriota Van Dyck.
Potrebbero interessarti anche...