Ferroni
Autore/i | AA.VV. | ||
Editore | Skira | Luogo | Milano |
Anno | 2007 | Pagine | 144 |
Dimensioni | 24x29 (cm) | Illustrazioni | 80 ill. a colori - colors ills |
Legatura | bross. ill. a colori con alette - paperback | Conservazione | Nuovo - New |
Lingua | Italiano - Italian text | Peso | 2000 (gr) |
ISBN | 8861303393 | EAN-13 | 9788861303393 |
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Milano, Palazzo Reale, 6 luglio - 16 settembre 2007.
Parole di Vittorio Sgarbi, Luca Ronconi, Alberto Boatto, Silvio Lacasella, Valerio Magrelli, Franco Marcoaldi, Casimiro Porro. Con un lamento di Marco Vallora
All’interno dell'iniziativa “La Bella Estate dell'Arte 2007”, promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, Palazzo Reale presenta la mostra "Ferroni”. Si tratta di ben 200 tra dipinti, disegni e grafiche di Gianfranco Ferroni, unite a opere di Umberto Boccioni, Otto Dix, Lucien Freud, Alberto Giacometti, David Hockney, Peter Blake, Antonio Lopez Garcia, Giorgio Morandi e altri.
Il catalogo, realizzato in questa eccezionale occasione indaga tutte le tematiche più care a Ferroni e che lo mostrano per la prima volta vicino a correnti artistiche diverse dal figurativo come per esempio l’arte concettuale.
“Gianfranco Ferroni è uno dei grandi talenti dell’arte italiana. Livornese di nascita ma milanese di adozione, arriva a Milano nel 1944 e proprio nella nostra Città si avvicina al mondo artistico.
Negli anni Cinquanta aderisce al Realismo Esistenziale lombardo, un movimento pittorico originatosi nel cuore artistico di Milano, l’Accademia di Brera diretta da Aldo Carpi, ritrovo in quel periodo di grandi artisti nazionali ed internazionali.
Fino alla fine degli anni Sessanta, il Realismo Esistenziale di cui Ferroni è uno dei più straordinari interpreti, diventa un “clima” che permea tutta la comunità artistica milanese, riportando nella pittura l’attenzione sull’uomo e il suo destino quotidiano, sui sentimenti e le emozioni, in contrapposizione ai sistemi sociali dominanti, al montare delle mode e degli opportunismi culturali.
Nei primi anni Sessanta l’artista si avvicina alla cultura pop, alla Pop Art. È in questo momento che la poetica di Ferroni racconta la madre, la realtà della cittadina di Tradate, l’ambiente domestico, la passione. Questa nuova dimensione introduce lo stile degli anni a venire. Negli anni Settanta-Ottanta, infatti, nelle sue opere assistiamo alla svolta intimistica dell’autoritratto.” (dalla presentazione di Letizia Moratti, Sindaco di Milano).
Note alle condizioni del volume
Nessuna. (T-CA)
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